Il teatro antico di Epidauro, considerato il miglior teatro greco antico per acustica ed estetica, si trova sul versante occidentale del monte Kinorti non lontano da Epidauro. Faceva parte dell’estremità sudorientale del santuario dedicato al Dio Asclepio, figlio di Apollo e dio della medicina.

Uso antico

Secondo Pausania, viaggiatore e geografo greco vissuto nel II secolo d.C., il teatro antico di Epidauro è stato costruito dall’architetto Policleto il Giovane. Pausania rimase affascinato dal teatro per la sua simmetria e bellezza.

Nel teatro antico di Epidauro si poteva assistere a giochi musicali ma anche ad opere drammatiche questi rientravano nel culto di Asclepio ed erano usati per guarire gli ammalati. Si credeva, infatti, che guardare spettacoli drammatici avesse effetti benefici sulla salute mentale e fisica dei pazienti. Poteva ospitare fino a 14000 spettatori.

Uso attuale

Anche oggi questo teatro è utilizzato per inscenare drammi antichi. Risale al 1938 la prima rappresentazione in epoca moderna e fu Elettra, tragedia di Sofocle.

Purtroppo, a causa della seconda guerra mondiali gli spettacoli si fermarono e soltanto nel 1945 nel 1955 riprese istituendo anche una rappresentazione annuale in ambito del Festival di Epidauro che continua ancora oggi.

In tempi moderni il teatro antico di Epidauro non è stato soltanto palcoscenico di opere drammatiche antiche ma è stato usato anche per ospitare importanti eventi musicali accogliendo i più grandi attori e cantanti greci o stranieri, spicca su tutti Maria Callas.

La struttura

Il teatro antico di Epidauro, non essendo modificato durante il periodo romano come molti altri teatri, presenta ancora le caratteristiche peculiari del teatro greco. È infatti diviso in tre parti, una cavea, la zona riservata a contenere il pubblico, poi la parte per l’orchestra ed il palcoscenico.

Si pensa che il teatro sia stato realizzato in due fasi costruttive distinte. Alla fine del IV secolo e durante la seconda metà del II secolo.

Cavea

La cavea, chiamata anche kòilon, e divisa in due gradi parti non uguali dal diazoma, un corridoio orizzontale usato per lo spostamento degli spettatori. La cavea è divisa anche in parti più piccole in quanto inferiormente sono presenti 12 sezioni e superiormente 22. Nella parte superiore mancano le due tribune che hanno permesso alla giunta di altri due ingressi permettendo così agli spettatori di accedere sia dalla parte bassa sia dalla parte alta. I posti d’onore riservati erano quelli a ridosso dell’orchestra cioè nella fila inferiore della cavea.

Orchestra

L’orchestra si posizionava al centro del teatro in un cerchio dal diametro di 20 metri. Era circondata dall’ èuripos una condotta di drenaggio sotterranea voi coperta da una passerella in legno. Al centro era possibile vedere l’altare dedicato a Dioniso di cui oggi rimane soltanto la base cioè un piatto circolare in pietra.

Palcoscenico

La parte scenica del teatro si sviluppa di fronte alla cavea e dietro l’orchestra. La scena risale al periodo ellenistico ed è composta da un proscenio con dietro il palcoscenico a due piani. Davanti al proscenio su entrambi i lati era presente un colonnato e due retroscena sporgenti. Ai lati dei due retroscena c’erano due piccole sale rettangolari che avevano la funzione dei moderni camerini per gli attori. Sul tetto del proscenio, a cui si poteva accedere tramite due rampe, gli attori recitavano ma soltanto in un’epoca successiva.

I gradini presentano una pendenza diversa a seconda della vicinanza con l’orchestra. Sono presenti 34 scalini separati da altri 21, questi numeri non sono casuali se sommiamo le due serie di scalini otteniamo 55 il cui rapporto porta approssimatamente ad 1,618 il noto numero aureo simbolo di perfezione.

Grazie alla forma dell’auditorium, basata su tre centri di marcatura, l’acustica e la visione sono ottimali.

Teatro antico di Epidauro – ©Ronny Siegel (via Wikimedia Commons CC BY 3.0)

Scavi e restauri

Il primo scavo sistematico nel teatro iniziò nel 1881 ad opera della Società Archeologica, sotto la direzione dell’archeologo Panagi Kavvadias. Successivi restauri riuscirono a mantenere il teatro antico di Epidauro in ottime condizioni. Il primo intervento fu attuato proprio da Kavvadias nel 1907, successivamente da Anastasios Orlandos tra il 1954 ed il 1963. Mentre il terzo intervento, terminato nel 2016 ed iniziato nel 1988 è stato fatto dal comitato per la conservazione dei monumenti di Epidauro. Con i lavori il teatro ha potuto riacquistare la sua forma originaria fatta eccezione per alcune parti del palcoscenico.

 

Maria Giulia Parrinelli

Vi potrebbero interessare anche:

©Villegiardini. Riproduzione riservata