È stata il soggetto prescelto di numerose cartoline, comprate, spedite e conservate come segnalibri di libri, saluti e ricordi provenienti da Milano, vista con gli occhi ammaliati da turista, pronto a scoprire le bellezze di nuova città. E oggi, nonostante le cartoline non siano più in voga come un tempo, la Galleria Vittorio Emanuele II continua a essere un luogo iconico del capoluogo meneghino, capace di attrarre nuovi visitatori e vecchi volti che non mancano di camminare sotto la sua volta e, come i nuovi tempi dettano, scattare numerose foto e selfie da condividere sui social. In occasione dei 150 anni dalla sua inaugurazione, a Castello Sforzesco le si rende omaggio con la mostra Sotto il cielo di cristallo per ripercorrere – fino al 18 marzo – la sua gloriosa storia.

Lo stupore di stare sotto il cielo di cristallo

È proprio Sotto il cielo di cristallo della Galleria Vittorio Emanuele II che i giornalisti arrivati il 15 settembre 1867 alla sua inaugurazione esclamavano con stupore «Magnifica sala», «luogo splendido e sfarzoso», «atrio incantato». La sua architettura sollecitava la fantasia di scrittori e giornalisti e suscitava la soddisfazione degli amministratori municipali, l’ammirazione dei cittadini e qualche immancabile critica. Solo due anni e mezzo di lavori erano stati necessari per collegare piazza Duomo con la Scala, una realizzazione che aveva comportato un inedito impegno economico, tecnico e artistico, che aveva completamente ridefinito il centro cittadino, proiettando Milano verso un orizzonte internazionale di modernità.

Il salotto di Milano

Soprannominata “il salotto di Milano”, la Galleria Vittorio Emanuele fu subito presente in tutte le guide di viaggio, la sua fama si diffuse in Europa per la vivacità dei negozi e dei locali di ritrovo, per la grandiosità ambientale, per il fascino del suo cielo di cristallo, delle luci e dei colori. «È il cuore della città. La gente vi s’affolla da tutte le parti», osservava Luigi Capuana nel 1881 nel brano forse più bello che sia mai stato scritto sulla Galleria, cogliendo il senso di un luogo urbano per eccellenza dove si rispecchiano i molti volti di Milano: moda e costume, scienza e tecnica, arte e decorazione, economia e finanza, commercio e industria.

Un racconto della Galleria Vittorio Emanuele

A cura di Ornella Selvafolta con Isabella Fiorentini, Barbara Gariboldi e Loredana Minenna, a 150 anni dalla inaugurazione la mostra Sotto il cielo di cristallo ripercorre sinteticamente la storia amministrativa, architettonica, tecnica e urbanistica della Galleria Vittorio Emanuele II attraverso una selezione di disegni, lettere, atti legali, stampati e manoscritti, fotografie e dipinti, oggetti e cimeli appartenenti alle Civiche Raccolte. L’iniziativa è prodotta dall’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana in collaborazione con Cittadella degli Archivi, Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, Civico Archivio Fotografico, Raccolte Storiche Palazzo Morando-Costume Moda Immagine.

Piccole curiosità

La bellezza e la maestosità del luogo stupiscono sempre, ma anche le piccole curiosità da libri di storia. Per esempio, fu proprio il re Vittorio Emanuele II a posare la prima pietra alla presenza, fra le molte autorità, dell’allora sindaco di Milano Antonio Beretta il 7 marzo 1865. E, oltre al celebre toro per il quale si è disposti anche ad attendere per fare il richiestissimo girò della fortuna, all’incrocio dei due bracci vi sono – in cima alle quattro pareti – delle lunette affrescate con la rappresentazione dei continenti. L’Europa è raffigurata in abiti antichi e sorvegliata da un uomo alato che impugna un alloro; l’America viene rappresentata come una figura femminile circondata da indigeni; l’Asia è seduta su un trono e omaggiata con doni da figure dai lineamenti asiatici; l’Africa è rappresentata in abiti egizi e affiancata da un leone e un moro.

Sotto il cielo di cristallo – Un racconto della Galleria Vittorio Emanuele II a 150 anni dall’inaugurazione
21 dicembre 2017-18 marzo 2018
Cortile della Rocchetta, Sala del Tesoro
martedì-domenica 9-17.30 

Ingresso libero
Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale.