Slot House è un progetto integrato di architettura e landscape design a cura di Feldman Architecture e Arterra Landscape Architects a Los Altos Hills, sulle rigogliose alture californiane.

Nella riserva naturale di Foothills Open Space gli studi Feldman Architecture, Amber Autumn e Arterra Landscape Architects hanno collaborato nella progettazione e realizzazione di una residenza di ispirazione minimalista circondata da un giardino complementare allo stile dell’architettura e che si fonde con la bellezza naturale del luogo. La riserva è un’area naturale protetta di circa 600 ettari che domina la baia di San Francisco dalle montagne costiere di Santa Cruz ed è contraddistinta da un ambiente rurale che comprende gli habitat del chaparral, dei boschi di querce e praterie. La proprietà, che si estende su una superficie di due ettari a Los Altos Hills, si trova immersa tra splendidi boschi, costituiti prevalentemente da Quercus agrifolia, Aesculus californica, Arbutus menziesii e Umbellularia californica. Le ampie viste aperte del canyon fino al crinale svettante a ovest hanno ispirato l’orientamento e il design della casa e del giardino circostante, mentre una parte della proprietà è gravata da una servitù panoramica e non è consentito nessuno sviluppo. 

Immersa nella riserva naturale di Foothills Open Space, Slot House collega i suoi abitanti, nel modo più intimo possibile, all’ambiente naturale circostante. Foto ©Adam Rouse

La casa presenta linee nitide e pulite che vanno a comporre una configurazione a ‘Elle’. Il suo involucro in stucco chiaro è interrotto da una serie di finestre che incorniciano scorci sull’ambiente naturale. Una fessura finestrata (slot, da cui deriva il nome della casa Slot House) attraversa uno spazio interno a doppia altezza, fornendo una connessione verticale e orizzontale, che separa le aree conviviali da quelle riservate e consente alla luce naturale di entrare nel nucleo dell’abitazione.

La villa nel suo complesso è caratterizzata da una stratificazione giocosa di materiali, schermi e lamelle disposti ad arte che offrono profondità, privacy e ombra. I suoi 570 metri quadrati si sviluppano in un equilibrio perfetto tra le diverse aree e il suo cuore è una grande sala per cucinare, socializzare e rilassarsi, che prosegue senza soluzione di continuità verso l’esterno quando vengono aperte le grandi finestre scorrevoli in vetro, larghe tredici metri.

Le viste dall’interno sui boschi più bassi e sui panorami lontani sono state attentamente considerate nel progetto del giardino, che nelle aree circostanti contempla una vegetazione a basso sviluppo verticale in modo da non ostruire lo sguardo.

Al piano superiore, un tetto verde di piante succulente a crescita bassa crea un livello colorato che simula una barriera corallina ed è visibile dalle camere da letto.

Il design degli interni, curato da Amber Autumn, completa l’architettura e la vista eccezionale con forme delicate e colori complementari, assecondando il gusto dei committenti verso elementi puliti, leggeri e moderni, con finiture e linee morbide, una palette neutra e accogliente ma ricca di piacevoli contrasti, che si armonizza con i colori del paesaggio. All’interno della villa si percepisce un’aura di minimalismo, comfort e modernità.

Il progetto degli esterni di Slot House è complementare all’edificio e tiene anche in considerazione la sostenibilità: le piante scelte sono in gran parte un mix di autoctone, australiane e mediterranee che tollerano la siccità. Il clima di questa zona prevede, infatti, lunghe estati calde e aride e un breve inverno con temperature più fresche e piogge. I paesaggisti hanno creato diversi giochi d’acqua che integrano il piano generale del sito, di cui hanno gestito le pendenze.

Il viale pedonale del giardino e un dettaglio della fontana d’ingresso con alcune fioriere. Pittosporum tobira ‘Wheeler’s Dwarf’ si alterna ad Asparagus densiflorus ‘Meyers’, Liriope muscari e Campanula portenschlagiana. Lungo il viale, oltre a una quercia, si nota un Acer palmatum ‘Sango-kaku’ e nelle fioriere due Acer japonicum ‘Aconitifolium’. Foto ©Adam Rouse

Nella corte d’ingresso una fontana a tre livelli orienta verso la casa chi arriva dal parcheggio, passando accanto a fioriere di grandi dimensioni, e lo allieta con il suono dell’acqua; segue la pendenza del terreno mentre scende a terrazze nel cortile e crea una transizione tra i due piani, oltre a essere un punto focale per un ufficio/camera degli ospiti le cui ampie vetrate si affacciano sul cortile.

Slot House
Un dettaglio della fontana a tre livelli con la cascata d’acqua. Foto ©Adam Rouse

La rigorosa geometria delle vasche è stemperata dalla vegetazione, dal portamento morbido e declinata in toni di verde di Asparagus densiflorus ‘Meyers’, Curio talinoides var. mandraliscae, Pittosporum tobira ‘Wheeler’s Dwarf’, Liriope muscari,  con alcuni Acer jponicum ‘Aconitifolium’ come elementi verticali, che si specchiano nell’acqua insieme alle grandi querce, che sono state mantenute.

Una vista della fontana e delle fioriere dall’interno della casa. La leggerezza del portamento soprattutto di Asparagus densiflorus ‘Meyers’ nelle fioriere e di Campanula portenschlagiana nel cortile mitigano la geometria delle architetture. Foto ©Adam Rouse

La pavimentazione in piastrelle di porcellana dell’area si fonde con quella interna e continua sulle due terrazze esterne alla sala centrale che sono un proiezione della casa verso l’esterno e dove i giochi d’acqua continuano. La prima terrazza, orientata a ovest, è un’area living con un solarium e una SPA riscaldata a sfioro su due lati; il suo rivestimento interno in piastrelle scure consente il riflesso di una quercia scultorea e del cielo sulla superficie dell’acqua.

Sulla terrazza a ovest, la spa riscaldata a sfioro su due lati con vista sui boschi più bassi, circondata da una vegetazione lussureggiante con Anigozanthos ‘Bush Blaze’, Pittosporum tobira ‘Wheeler’s Dwarf’, Westringia fruticosa, Eschscholzia californica e Ceanothus ‘Dark Star’. Foto ©Adam Rouse

La seconda terrazza, orientata a est, è uno spazio intimo e protetto dove pranzare all’aperto, allietati dalla musicalità di una fontana; il colore audace del suo intonaco e quello delle sedie è ispirato al Golden Gate Bridge e riecheggia quello delle fioriture del giardino intorno all’abitazione, soprattutto di Anigozanthos ‘Bush Blaze’ e Papaver rhoeas, esaltati  da una gamma di verdi, da quello brillante al glauco al chartreuse, in diverse texture.

Fuori dai principali spazi di ritrovo all’aperto, sentieri di ghiaia conducono a una panchina remota sull’estremità orientale della proprietà e a un’area living nel bosco. Qui la scelta della vegetazione ha privilegiato le piante autoctone per creare un effetto di continuità e dolce fusione con il paesaggio, sfumando il contrasto tra la forma geometrica della casa e l’ambiente naturale. Il giardino si distingue e al tempo stesso si confonde, garantendo la continuità del progetto complessivo il cui scopo era collegare il più intimamente possibile gli abitanti di Slot House con l’ambiente naturale e dalla bellezza mozzafiato che li circonda. La maggior parte delle querce native esistenti è rimasta. Sono parte integrante e forza motrice del disegno globale, e ancorano la casa al luogo in cui si trova.

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