Nel villaggio di Huangmuchang, alla periferia di Pechino, un edificio in laterizio a due piani, originariamente adibito a residenza e ufficio, è stato ristrutturato e trasformato da Atelier d’More in un boutique hotel. Il progetto è stato chiamato Sleeping Lab – Arch.

Credito fotografico: Atelier d’More

Creare un paesaggio

Data la mancanza di un paesaggio circostante attorno a questo edificio fatiscente, i progettisti hanno deciso di creare una vista interna con un interessante giardino privato, che ha portato all’idea dello spazio del cortile chiuso. Sulla parete sud sono aperti solo pochi riquadri. Oltre al cielo azzurro e alle nuvole bianche, il caos e il rumore sono stati isolati da un muro. Le grandi vetrate introducono attivamente lo scenario e la luce nell’edificio, che diventa parte dell’esperienza dello spazio interno.

Credito fotografico: Atelier d’More

Il cortile rettangolare di 100 metri quadrati è suddiviso in cortili più piccoli semichiusi così da creare un ambiente interno. Ogni cortile ha come protagonista un piccolo albero che fa da collegamento organico tra loro. Sotto lo spazio, a più livelli, si creano una serie di interazioni tra la sala da tè, le stanze degli ospiti e il cortile.

Credito fotografico: Atelier d’More

Flusso libero

Il linguaggio progettuale architettonico e degli interni si basa su un quarto d’arco, che scorre liberamente nello spazio con un atteggiamento rigoroso e aumenta la tensione dell’edificio attraverso la composizione geometrica. L’estensione verso l’esterno dell’edificio, sulla facciata, è prossima alla natura in una postura fluida, avvicinando la distanza tra architettura, natura e persone. La facciata bianca rende l’edificio astratto e scultoreo. Attraverso la resa del materiale bianco, il confine tra la parete e il piano è sfumato. Lo spazio fluido e la luce naturale si fondono insieme per offrire alle persone un’esperienza pura in uno spazio fantasioso.

Credito fotografico: Atelier d’More

Mobili da assemblare

Tutti i mobili di questo progetto sono stati ideati da Atelier d’More. Da molti anni, infatti, il team è impegnato nella progettazione di mobili assemblati e prefabbricati, differenziandosi notevolmente dall’industria manifatturiera. Il tradizionale processo di automazione industriale si sviluppa lentamente e il concetto di assemblaggio di mobili equivale all’accensione di ingranaggi automatici per l’edilizia, dove i clienti possono persino azionarli da soli. Il team di progettazione affronta l’assemblaggio dei mobili come un grande ‘giocattolo’, trasformando noiosi lavori di costruzione in un gioco, a cui possono partecipare sia i lavoratori che i clienti. La maggior parte delle decorazioni interne può essere assemblata in loco con componenti prefabbricati. L’applicazione di questo metodo è molto significativa per i progetti di costruzione a basso costo.

Credito fotografico: Atelier d’More

Scheda tecnica

Nome del progetto: Sleeping Lab – Arch

Architetti: Le Sheng, Wei Wang

Anno di completamento: 2022

Area costruita lorda: 249㎡

Luogo del progetto: Pechino, Cina

Funzione dell’edificio: Albergo

Credito fotografico: Atelier d’More

Atelier d’More

Atelier d’More, fondato a Shanghai nel 2015, è uno studio di design basato sulla ricerca innovativa. L’azienda si occupa di architettura, interior design e design del paesaggio. Lo studio si impegna a rompere l’estetica del design tradizionale sulla base della logica architettonica, creando elementi inaspettati in ogni spazio attraverso un’espressione innovativa e poetica. Atelier d’More mantiene sempre uno spirito di autocritica nel processo di progettazione, prestando attenzione alle reali esigenze di spazio per creare opere di design uniche, ricche di umanità e conformi alle esigenze attuali.