Tutte le Secessioni Europee in mostra

Si è aperta il 23 Settembre a Rovigo la mostra Secessioni Europee – Monaco, Vienna, Praga e Roma. Uno sguardo all’onda della modernità nella cornice di Palazzo Roverella, fino al 21 Gennaio 2018.

Non è la prima volta che viene affrontato il tema in Italia: è anzi stato spesso indagato in rassegne che si concentravano sui singoli episodi nazionali. A cura di Francesco Parisi, questa mostra raccoglie invece uno sguardo sul panorama complessivo. Indaga le differenze e le affinità dei linguaggi artistici di menti come Gustav Klimt, Egon Schiele e Giovanni Segantini.

In collaborazione con le più importanti istituzioni museali europee, la rassegna evidenzia soprattutto le derive moderniste della secessione monacense, il decorativismo viennese, l’espressionismo del gruppo Sursum praghese e la risposta romana.

La struttura della mostra

La mostra è scandita da sezioni tematiche dedicate ad ognuna delle quattro città europee e si apre, seguendo un ordine cronologico, con la Secessione di Monaco.

Qui nel 1892 ebbe vita lo Jugendstil: a tale movimento aderirono Anders Zorn, Max Klinger, Max Liebermann, Ludwig von Hofmann.

C’è poi la sezione di Vienna: quasi totalmente dedicata, neanche a dirlo, al genio pittorico di Gustav Klimt.

Segue Praga, generata dal gruppo Manes e poi dal Sursum, interamente concentrato sulle tecniche del disegno e dell’incisione.

La mostra si chiude con la sezione romana. La secessione della Città Eterna, a differenza delle secessioni europee inclini all’estetica simbolista, non era legata da vincoli e per questo più libera.

Niente sperimentazioni ardite, ma uno stile ancora riconoscibile e in grado di concludere questo viaggio nella storia della Secessione dell’arte.