Arredare con stile: i tappeti per la cucina
I tappeti per la cucina: fin da quando siamo piccoli, si sa, sono i protagonisti delle nostre memorie. Ma sono davvero imprescindibili per impreziosire una cucina?
È vero, i tappeti hanno una lunga tradizione e uniscono il veloce arredo della stanza alla praticità. Tuttavia non sempre si rivelano essere la scelta d’arredamento corretta.
Un esempio è la cucina di uno chef: il tappeto rischia solo di essere fonte di inciampo, oltre a rischiare – se di alta qualità – di essere oggetto di preoccupazione di chi cucina, che non vuole sporcarlo. Per tale ragione, i tappeti generalmente collocati in questa stanza sono antiscivolo, con una trama di peli fitta e corta, facilmente lavabili.
La funzione che generalmente si attribuisce ai tappeti è quella di proteggere dallo sporco il pavimento, venendo infatti collocati sotto il lavello e il gas, accogliendo tutti gli schizzi d’acqua, d’olio e di cibo che durante il lavaggio di piatti e stoviglie e la cottura di alimenti fuoriesce dal piano cottura.
Funzionalità batte estetica?
A voi la scelta. Sappiate che oltre al classico tappeto rettangolare, ne esistono di rotondi, quadrati, a forma irregolare, tipo pelle di mucca, e possiedono fantasie infinite.
Per i materiali, oltre la plastica, per la cucina sono indicati il nylon e il cotone, ma non i materiali pregiati, quelli di cui sono composti i famosi tappeti persiani, perché sicuramente il tappeto in cucina è uno di quegli oggetti da cambiare spesso.