Le sculture monumentali di Sauro Cavallini invadono il Chianti fiorentino per formare una temporanea mostra diffusa, en plein air e di pubblica fruizione.

Dal 6 maggio fino al 28 ottobre 2023 sei opere in bronzo di grandi dimensioni di Sauro Cavallini arrederanno infatti le piazze comunali di Greve in Chianti, di San Casciano e di  Tavarnelle Val di Pesa in occasione della nuova personale del maestro dal titolo “Vitality. La scultura monumentale di Sauro Cavallini nel Chianti” che si inaugurerà domani, sabato 6 maggio alle 15.30 in Piazza Matteotti a Greve in Chianti, alla presenza dei Sindaci dei tre comuni coinvolti e del Vicesindaco di Firenze, Alessia Bettini, a testimonianza concreta dell’attualissimo messaggio artistico di Cavallini, fatto di umanesimo, pace e impegno alla fratellanza. Patrocinata  della Regione Toscana,  ideata dal Centro Studi Cavallini e curata dal suo direttore Maria Anna Di Pede e da Silvia Casati, la mostra è stata realizzata con il contributo dei Comuni di Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle, San Casciano, il Rotary Club San Casciano Chianti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

«Valorizzare e approfondire la conoscenza di un grande artista come Sauro Cavallini – dichiarano i sindaci Paolo Sottani per Greve in Chianti, Roberto Ciappi per San Casciano in Val di pesa e David Baroncelli per Barberino Tavarnelle – maestro poliedrico, spirito eclettico, riconosciuto a livello internazionale, è un importante investimento culturale che abbiamo scelto di condividere per promuovere il linguaggio universale dell’arte come strumento di pace, come veicolo di incontro e dialogo tra i popoli.  La poetica delle forme, sinuose e monumentali, rivive negli spazi pubblici, nelle piazze dei tre comuni chiantigiani con cinque armoniose sculture, distribuite tra le colline del Chianti illuminando di nuove luci e suggestioni il tessuto urbano dei nostri territori. Sauro Cavallini ci ha lasciati nel 2016. E con il suo doloroso passato da internato, prigioniero nel campo di Gradaro a Mantova durante il secondo conflitto mondiale, testimone diretto di una delle pagine più buie dell’umanità, oggi più che mai afferma il bisogno di coltivare il senso solidale della vita, lancia messaggi di fratellanza, costruisce ponti d’arte che uniscono e intrecciano relazioni, punti di contatto. Sauro Cavallini fa dialogare i nostri borghi e con essi le nostre comunità, l’obiettivo di questa operazione è quella di promuovere un’esperienza artistica di altissimo profilo, stimolata da un gruppo di opere d’arte contemporanea collocate in forma inedita nel nostro territorio. Le sculture di Cavallini ballano, si muovono, si rivolgono al cielo e si stagliano a terra, orgogliosi delle loro radici, parlano, pregano e soprattutto comunicano. Non si limitano ad abitare uno spazio, esprimono energia vitale, quella sostenibile leggerezza dell’essere che ci fa sentire parte di un mondo in continua evoluzione, fermo solo nella tutela dei diritti umani, patrimonio imprescindibile da difendere e preservare. Sempre. E dunque Icaro da San Casciano in Val di Pesa innalza i propri pensieri in volo verso i Titani che da Tavarnelle Val di Pesa condividono il loro messaggio di pace con i danzatori del Balletto multiplo che muovono i loro passi in direzione del Centauro per confluire dritti al cuore dell’arte con Amore Universo, a Greve in Chianti».

La mostra

Più nel dettaglio, a Greve in Chianti saranno visibili le sculture dal titolo Balletto multiplo e il Centauro in Piazza Matteotti, mentre Piazza Trento ospiterà Amore Universo; davanti alla sede del Comune di San Casciano si potrà ammirare la scultura dal titolo Icaro, mentre in prossimità del Municipio di Tavarnelle Val di Pesa si potranno ammirare i due Titani. Sei opere di rara suggestione grazie alle quali Sauro Cavallini si conferma uno degli artisti più significativi della seconda metà del Novecento a cui il confronto con la dimensione monumentale ha sempre costituito una sfida importante. Tuttavia, l’inserimento di una scultura nell’ambiente pubblico è spesso una questione delicata perché non sempre l’opera riesce a instaurare un dialogo con ciò che la circonda. Ma le sculture monumentali di Cavallini possiedono una naturale predisposizione di adattamento all’ambiente – sia architettonico, sia naturale -, hanno la capacità di entrare in sintonia con lo spazio, di fruirlo, di abitarlo in modo discreto, ma fortemente caratterizzante. Le storie mitologiche, la danza e l’amore (inteso in senso universale) sono stati i temi prediletti dallo scultore e gli hanno fornito spunti per la creazione dei leggendari protagonisti di antichi miti greci, delle eleganti ballerine impegnate in rigorosi arabesque e delle numerose figure asessuate disposte in composizioni fluide e mutevoli. Le imponenti sculture bronzee, armoniosamente inserite nelle strade e nelle piazze cittadine del Chianti, creano un vivace dialogo con gli edifici e il paesaggio circostante contribuendo così a rendere l’arte accessibile alla comunità e ai tanti ospiti, siano essi italiani o stranieri, che trovano ad accoglierli le testimonianze della sensibilità artistica di uno dei protagonisti artistici del Novecento. A completare il legame tra Cavallini e il Chianti, dal 6 al 28 maggio la Galleria Del Giudice di Greve in Chianti (Piazza Matteotti 5) ospiterà “Anima vitale”, mostra personale di pitture e di sculture di Sauro Cavallini.

Profilo dell’artista

Attivo per oltre mezzo secolo, Sauro Cavallini ha sempre mostrato una personalità eclettica, confrontandosi con diverse forme di espressione (disegno, pittura, ma soprattutto scultura) e riuscendo a ottenere commissioni prestigiose, così come il privilegio di essere presente con le sue opere in collezioni di elevato spessore come quelle della Città del Vaticano, del Principato di Monaco, del Parlamento Europeo di Strasburgo, nonché amministrazioni pubbliche e importanti istituti bancari. Moltissimi i riconoscimenti ricevuti da Sauro Cavallini in vita, ma dalla sua scomparsa avvenuta nel 2016, si è registrato un sempre maggiore riconoscimento e apprezzamento del suo lavoro mediante l’attenzione particolare della critica e una serie di eventi che hanno dato l’opportunità ad un pubblico sempre più vasto di approfondire la sua opera. Grazie all’apertura al pubblico del suo atelier sulla collina di Fiesole (FI) nel gennaio 2017, in occasione dell’inaugurazione del Centro Studi a lui intitolato e in presenza dell’allora Presidente del Consiglio Regionale della Toscana (e oggi Presidente della Regione) Eugenio Giani e del Sindaco Anna Ravoni, sono state promosse numerose esposizioni personali del Maestro tra le quali ricordiamo a Fiesole (Fi) “Intrusioni” nel 2017 presso il Museo Archeologico, a Pietrasanta e in Svizzera nel 2018, fino alla grande retrospettiva “Luce e Ombra” inaugurata dal Sindaco di Firenze Dario Nardella che l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze gli dedicò lo stesso anno oltre ad esser stato insignito, dopo la sua scomparsa, di due premi internazionali (il “Lifetime Achivement Award” alla carriera durante il Visionary Art Show di Lecce e il “Premio internazionale alla carriera Lorenzo il Magnifico” durante la XI edizione della Biennale Internazionale dell’Arte contemporanea a Firenze). Prosegue quindi il successo di un artista che ha dedicato tutta la sua vita alla realizzazione di opere di grande impatto emotivo e di straordinaria attualità, dove lo studio della forma sia dal punto di vista scultoreo, sia grafico, ha raggiunto livelli altissimi di approfondimento e di conoscenza.

Le opere di Cavallini in Europa e in Italia

L’opera più nota di Sauro Cavallini, pubblicata in copertina (e all’interno) del volume Variations edito dalla Comunità Europea e che racchiude la collezione del Consiglio d’Europa, è il Monumento alla Vita, il cui bronzo di oltre 3 metri di altezza si può ammirare a Strasburgo (F) davanti al Palazzo del Consiglio d’Europa, mentre il modello in scala fu donato a Papa Wojtyla durante una cerimonia ufficiale nel 1992. Di notevole suggestione sono anche i due monumenti in bronzo di circa 3 metri appartenenti alla  collezione privata del Principato di Monaco, ovvero il Passo a Due che dagli inizi degli anni Novanta del Novecento si può ammirare all’ingresso del Giardino delle Rose dedicato a Grace Kelly nel quartiere di Fontvieille e la scultura Fraternità che si trova dal 2000 davanti alla Stazione ferroviaria del Principato inaugurata dal Principe Ranieri III, suo figlio Alberto e dal Senatore a vita (ed ex-Presidente della Repubblica Italiana), Francesco Cossiga. Senza dimenticare che nel 1963 la scultura raffigurante il Ritratto di Konrad Adenauer fu collocato nel Palazzo del Governo di Bonn (D). In Italia le sue grandi sculture in bronzo sono visibili in varie città. A Genova troviamo il Monumento a Cristoforo Colombo (8 metri di altezza) realizzato per l’Expo e dedicato all’anniversario della scoperta dell’America; a Diano Marina, in provincia di Imperia è invece sistemato il  Monumento ai Caduti della seconda guerra mondiale (alto circa 2 metri e mezzo). A Firenze le sue opere pubbliche monumentali si possono ammirare in numerosi luoghi pubblici. Nel giardino di Piazza Ferrucci (il gruppo di cinque sculture dal titolo Fontana della maternità), presso la sede Rai TV della Toscana (Volo di gabbiani), al Palazzo degli Affari di piazza Adua (Monumento alla pace), a Villa Favard (Icaro) e presso la Basilica di San Miniato al Monte (Crocifissione). Innumerevoli le presenze delle sue opere all’interno di collezioni private e di Istituti di Credito tra le quali ricordiamo solo alcune: il Cavallo Morente, La Ballerina, Passo a due, Ballerini, la Natura, l’Estensione e una Figura frontale. Nel parco del suo Studio sulla collina fiesolana inoltre si possono ammirare diverse sculture di grandi dimensioni tra le quali un monumentale David (alto 4 metri), accanto al quale lo stesso artista si volle far ritrarre, e la serie completa di passi di danza.

Cronologia biografica dell’artista

Sauro Cavallini è nato il 4 marzo 1927 a La Spezia, da genitori e avi liguri, il suo casato nasce nel savonese. Dopo molti anni trascorsi nella Marina Militare, il padre è assunto nelle Ferrovie dello Stato e trasferito a Firenze. Sauro viene adottato dal capoluogo toscano a pieno titolo in quanto all’arte ispirato. È avviato agli studi superiori, ma già dalle scuole elementari trova nel disegno la sua autentica ispirazione. È appassionato di letteratura e gli si offre la possibilità di collaborare alla terza pagina di numerosi quotidiani mediante una nota agenzia di stampa. È seguito con amicizia dagli scrittori Piero Bargellini e Nicola Lisi. Le prove di plastica a cui si dedica saltuariamente, cominciano a diventare sempre più frequenti. Nel 1957, da autodidatta, espone alcune opere in collettiva a Firenze. Nel 1958 espone in una personale a Livorno. È a Firenze in Via Orsanmichele che inaugura il primo studio dove sperimenterà con successo vari materiali, dalla ceramica, all’ottone e al ferro. Nel 1960 si trasferisce sulla collina di Fiesole, vicino a Firenze dove acquista un terreno per costruirci casa e studio. Nel 1961 partecipa alla Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea Figurativa ispirata al I° centenario dell’Unità d’Italia presso il Palazzo Reale di Caserta. Nello stesso anno espone in una personale presso la Galleria Cairola di Milano. A seguire espone presso la Mostra di Arte Sacra di Bari. Nel 1962 espone in una personale presso la Galleria San Marco di Roma; nello stesso anno in una personale presso l’Accademia del Ceppo di Pistoia e l’anno successivo nella collettiva Mostra Mercato Nazionale d’Arte Contemporanea a Firenze in Palazzo Strozzi. Sempre nel 1963 l’opera bronzea Ritratto dello statista Konrad Adenauer viene sistemata in Germania nel Palazzo del Governo di Bonn e pubblicata nel volume Adenauer Bildungs und Deutung (Edizioni Komm mit Verlag). Nel 1965 la scultura del Gatto partecipa al “XVI Premio Internazionale del Fiorino d’Oro di Firenze” e vince il Primo Premio per la scultura. Questo importante riconoscimento lo rivela ufficialmente alla città. Nel 1966 Cavallini interrompe l’attività per dedicarsi completamente al restauro delle opere in marmo danneggiate dall’alluvione, prima nel museo del Bargello, poi nella Basilica di Santa Croce.

Nel 1967 espone in una collettiva del Museo di Scultura all’aperto di Legnano presso la Fondazione Pagani. È in questo periodo che i  vari riconoscimenti attribuiti dalla cultura fiorentina lo chiamano all’insegnamento presso il Liceo Artistico di Firenze. Un’esperienza “congeniale”, ma che presto abbandonerà per dedicarsi completamente alla scultura. Nel 1968 infatti realizza altre opere tra cui il grande bronzo Volo di gabbiani che viene posizionato dall’architetto Italo Gamberini davanti alla nuova sede della RaiTv di Firenze. Sempre nel 1968 realizza l’opera Crocifissione, un bronzo di 4 metri raffigurante il Cristo, posizionato alla Basilica di San Miniato al Monte (Firenze) nel Cimitero delle Porte Sante. Nel 1970 viene invitato in Svizzera a Zurigo, dove inaugura un’esposizione presso la galleria d’arte Burdeke. Nel 1971 espone nella mostra personale presso l Galleria Idea di Firenze e in un’altra nella Galleria Bellini di Firenze; nello stesso anno partecipa alla VIII edizione del Concorso nazionale del Bronzetto a Padova, espone nella mostra Antologica di Palazzo Strozzi a Firenze e nella mostra collettiva “Opere di scultura di maestri italiani”  della Galleria Falsetti di Cortina d’Ampezzo in collaborazione con l’Azienda Autonoma del Turismo dell’omonima cittadina. Nel 1972 espone in una personale a Viareggio presso la Galleria Falsetti e l’anno successivo in una personale presso il Chiostro Romanico della Cattedrale di Prato (Museo Opera del Duomo) tramite la Galleria Falsetti di Prato. La realizzazione di innumerevoli bozzetti e monumenti in bronzo iniziano ad arredare il suo studio e le suo opere entrano a far parte delle collezioni di diverse banche e privati. Tra questi il gruppo di cinque figure Fontana della Maternità posizionata qualche anno dopo a Firenze in Piazza Ferrucci.

Nel 1975 partecipa a una mostra collettiva al Salon D’Automne Grand Palais a Parigi dove esporrà un bronzo di grandi dimensioni. Nello stesso periodo realizza il grande David  e il Cavallo Morente, bronzo di 4 metri attualmente collezione privata. Da questo periodo in poi Cavallini si dedicherà principalmente alla produzione di opere bronzee di grandi dimensioni e di innumerevoli bozzetti lasciando poco tempo alla collaborazione con le gallerie. Nel 1978 il sindaco di Genova lo insignita del Premio “La Fronda D’Oro”, dedicato a coloro che, vivendo altrove, onorano la regione Liguria quale terra d’origine. Nel 1978 realizza il Monumento alla Pace, imponente scultura di 9 x 3 metri sistemata pubblicamente nel 1982 nel parco del Palazzo degli Affari di Firenze. Spronato nell’impegno dallo storico d’arte Carlo Ludovico Ragghianti, nel 1982 dà vita al bozzetto di un’opera unica in scultura a “tutto tondo” nella storia delle arti, denominata L’Ultima Cena. Cavallini realizzerà quest’opera in grande nel 1999. Sempre nel 1982 espone due opere al Centro Studi Ragghianti a Lucca durante una collettiva sulla scultura italiana. Nel 1983 il Comune di Diano Marina in Liguria gli commissiona il Monumento ai Caduti per la piazza principale. L’inaugurazione vede la partecipazione notevole della cittadinanza e delle autorità, che conferiscono a Sauro Cavallini la cittadinanza onoraria del comune ligure. Nel 1984 a Terni viene insignito del Premio San Valentino d’Oro. Nello stesso anno il presidente dell’industria automobilistica Ford, Henry Ford II, lo invita presso la sua fondazione a Detroit. La tentazione di rimanere in America e le opportunità offerte sono allettanti, ma decide presto di rientrare in Italia, soprattutto per motivi familiari.

Nel 1987 espone una personale di bronzi e disegni a Londra presso la Locus Gallery dietro invito dell’Ambasciata Italiana quale  artista rappresentativo della scultura nazionale. Nello stesso anno, dopo uno studio dei bozzetti durato cinque anni, inizia la realizzazione in grande de L’Ultima Cena. Il Comune di Lastra a Signa gli mette a disposizione un capannone industriale dove per tre anni vi lavorerà fino al compimento dell’opera: 16 metri di lunghezza x 6,50 di altezza. Nel 1988 l’allora Ministro dell’Economia Amintore Fanfani gli propone di realizzare una medaglia rappresentativa in bronzo da utilizzarsi in specifiche occasioni. L’evento ha molto successo e dovrà realizzarne una seconda per l’Università di Firenze. Nel 1991 lo Stato Italiano, in qualità di dono al Consiglio d’Europa gli commissiona e posiziona presso il Palazzo dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo il Monumento alla Vita e le Poste francesi realizzano un documento filatelico con l’effige dell’opera stessa. Nel 1992 viene ricevuto da Papa Wojtyla a cui dona il bozzetto in bronzo del Monumento alla Vita. Nello stesso anno, anniversario della scoperta dell’America ed in occasione di  Expo ’92, posiziona a Genova il Monumento a Colombo, un bronzo di 6 metri di altezza. Sempre nel 1992 il Principe Ranieri III di Monaco acquista il Monumento alla Danza reso pubblico nel giardini del Principato in località Fointville. L’anno successivo la Comunità Europea pubblica il volume Variations, sottotitolo “The Concil of Europe Art Collection”, nel quale vengono presentati gli scultori e le relative opere stabili a Strasburgo proprietà del Consiglio di Europa. La copertina del volume è completamente dedicata al Monumento alla Vita di Sauro Cavallini.

Nel 1994 Cavallini vince il Concorso indetto dall’Università di Firenze e posiziona  l’opera Icaro a Villa Favard, sede della Facoltà di Economia e Commercio della città. Nel 1996 il Rotary Club gli assegna il Premio Columbus per le arti nello splendido contesto del Salone dei 500 in Palazzo Vecchio a Firenze. Nello stesso anno il gruppo scultoreo Fontana della Maternità composto da cinque grandi bronzi disposti a semicerchio viene sistemato dal Comune di Firenze in Piazza Ferrucci in occasione del vertice europeo di giugno. Nel 1998 scrive e pubblica il volume di poesie Cantici del mare e della vita (Edizioni Polistampa-Fi). Nel 2000 la comunità italiana del Principato di Monaco gli commissiona un monumento in occasione del 50° anno di reggenza del Principe Ranieri III. La scultura Fraternità viene quindi collocata davanti alla nuova stazione di Montecarlo e inaugurata dai Principi Ranieri III e Alberto. Presiede l’evento in qualità di rappresentante dello Stato Italiano l’ex Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. A dicembre dello stesso anno partecipa ad una rassegna patrocinata dall’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana denominata “Europa: Cultura e Libertà” dove espone a Forte dei Marmi (Lu) il bronzetto del Monumento alla Vita realizzato dieci anni prima per il Palazzo del Parlamento Europeo a Strasburgo.

Sauro Cavallini:

In questi ultimi anni lo scultore con l’insorgere di importanti problemi cardiaci che gli impediscono il pesante lavoro monumentale e di studio bozzetti si impegna nella produzione grafica a colori. Sono opere di vasta dimensione rappresentanti la quasi totalità dei propri lavori. Nel 2006 espone nella personale “Bronzo in Movimento” presso il Palazzo del Parco di Diano Marina (Imperia).Nel 2007 porta la mostra personale “Bronzo in Movimento”  presso la Chiesa San Giuseppe di Alba (Cuneo). Nel 2010 partecipa in collaborazione con l’archistar Ron Arad e la casa di moda francese Notify a un progetto che coinvolge il suo Monumento alla Pace al Palazzo degli Affari di Firenze in occasione di Pitti Immagine Uomo. Questa sarà l’ultima comparsa ufficiale dell’artista che fisicamente provato si ritirerà negli ultimi anni di vita nel suo studio di Fiesole cercando di portare a termine la biografia a testimonianza di una intensa vita lavorativa. Sauro Cavallini si spegne per problemi cardiaci nel suo studio il 27 luglio del 2016 lasciando i figli Teo e Aine eredi unici con il compito di curatori della sua attività artistica. Il 19 gennaio 2017, nella casa-studio-laboratorio di Sauro Cavallini, a Fiesole, viene fondato il Centro Studi Cavallini che dà luogo a un programma di visite e attività culturali. Nel maggio del 2017, tramite gli eredi viene assegnato il premio “Lifetime achievement award” durante la rassegna “Visionary art show” di Lecce dove il Centro Studi Cavallini è stato invitato a esporre alcune opere del Maestro.

Da giugno a ottobre 2017 a Fiesole (Fi) si inaugura esposizione pubblica monumentale “Intrusioni”, presentano l’evento il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani e il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni; la mostra è visitata da circa 27mila persone. Nell’ottobre del 2017 gli viene conferito, alla memoria, il “Premio Lorenzo il Magnifico” alla carriera, durante la XI edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea a Firenze. Nel marzo 2018 a Neuchatel (Svizzera) si inaugura la mostra personale di Sauro Cavallini a cura della Galleria d’Arte Marval. Fino al 10 giugno 2018. Sempre in marzo a Treviso le opere di Sauro Cavallini partecipano alla Mostra collettiva “Cenacoli d’Autore” a cura di Rosanna Ossola. Nel mese giugno nel Chiostro della Chiesa di San Lorenzo a Firenze, le opere di Cavallini prendono parte alla Mostra collettiva a cura della NAG Gallery di Pietrasanta (LU). Nell’estate 2018 Sauro Cavallini è protagonista di una esposizione personale pubblica a Pietrasanta (Lu), dove cinque opere monumentali arredano fino a settembre la Piazzetta San Martino e altre 30 sono esposte presso la locale Galleria Paoli.

Sauro Cavallini:

Ad ottobre 2018 l’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze dedica a Sauro Cavallini una grande retrospettiva composta da opere dagli anni ’60 ai 2000. Opere a tempera, grafica, scultura in ferro, bronzo e alcuni monumenti nel loggiato di Piazza San Marco a Firenze. Da marzo a giugno 2019 il Museo Nazionale di Ravenna (San Vitale) ospita alcune opere di Sauro Cavallini nell’ importante mostra collettiva “Il Mestiere delle Arti”, in colloquio con altri artisti tra cui Igor Mitoraj, Jean-Michel Folon, Giacomo Manzù, Mimmo Paladino, Ivan Theimer, Giuliano Vangi, Kan Yasuda, Pietro Cascella e Mario Ceroli. La mostra è promossa dal Polo Museale dell’Emilia Romagna con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.

Nel periodo gennaio-aprile 2020, la monumentale Ballerina (alta più di tre metri) – che Cavallini realizzò in bronzo nel 1979 dedicandola alla danza -, è stata in mostra al centro della Gate Avenue di Dubai dove era stata allestita la DIFC Sculpture Walk, per rappresentare l’eccellenza italiana nell’arte scultorea contemporanea e introdurre Dubai Expo2020, evento che poi è stato spostato alla fine di questo anno a causa dell’emergenza sanitaria mondiale. Tra la fine di marzo e la fine di settembre 2021 sei sculture monumentali di Sauro Cavallini sono protagoniste della mostra “Dinamica” in piazza Dante a Grosseto. Quindi nel luglio del 2022 tre sculture di Sauro Cavallini sono installate al Palazzo degli Affari a Firenze. Tra gennaio e febbraio del 2023 è stata allestita alla sede della Giunta Regionale della Toscana (Palazzo Sacrati Strozzi di Firenze) la mostra “Sauro Cavallini. L’opera di un internato”; pressoché in contemporanea, fino alla fine di aprile dello stesso anno, la scultura monumentale Balletto multiplo è stata in esposizione in Piazza del Duomo a Firenze, nello spazio compreso tra l’abside della Cattedrale e la sede della Giunta Regionale. unionechiantifiorentino.it