La pop art conquista il Mudec. Anzi, lo conquista fino all’8 settembre 2019 con oltre cento opere di uno dei suoi più celebri esponenti: Roy Lichtenstein. Le multiple visions dell’artista, tra stampe di grande formato, sculture, arazzi e un’ampia selezione di ‘editions’ provenienti da prestigiosi musei, istituzioni e collezioni private europee e americane, oltre a video e fotografie accoglieranno i visitatori.
Quello stile alla Roy Lichtenstein
Dici Roy Lichtenstein dici opere con elementi inconfondibili, appartenenti al mondo pubblicitario e fumettistico, e, ovviamente, i puntini, la vera cifra stilistica dell’artista newyorkese che lo portarono ad esporre già alla fine degli anni ’60 a Venezia e Parigi.
La fascinazione per la “forma stampata”, cioè la riproduzione meccanica come fonte di ispirazione, che è alla base del lavoro di Roy Lichtenstein e che nella sua pittura viene attuata in un percorso che parte da una copia che viene trasformata in un originale, viene presentata in questa mostra nel suo processo inverso: da un’idea originale a una copia moltiplicata.
Pop art per aree tematiche
La mostra è organizzata in un percorso tematico: dalla storia della nascita degli Stati Uniti all’epopea del Far West, dai vernacoli e le espressioni artistiche etnografiche degli indiani d’America alla cultura pop esplosa in seguito all’espansione dell’economia mondiale del secondo dopoguerra, dalla cultura artistica europea delle avanguardie allo spirito contemplativo dei paesaggi orientali.
La mostra Roy Lichtenstein – Multiple Visions è curata da Gianni Mercurio ed è promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura, che ne è anche il produttore, per l’ideazione di MADEINART.