Dalla nascita della fotografia sono passati ben centottant’anni. Per celebrare l’anniversario nelle sale del Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 22 settembre 2019 la mostra Roma nella camera oscura racconterà proprio questo arco di tempo in 320 immagini conservate nelle ricche raccolte dell’Archivio Fotografico dell’istituto.

 Roma e la fotografia: una liaison proficua

Quello della capitale con la fotografia è un legame nato nel 1839, anno della presentazione di Daguerre all’Accademia delle Scienze di Parigi del sistema da lui inventato per fissare le immagini su una lamina argentea, quando cominciano a operare i primi dagherrotipisti.

Così Roma diventa una delle prime città italiane a registrare il passaggio alla fotografia stampata su carta da un negativo, diffondendo la nuova arte che inizialmente prese le mosse dalla pittura nel campo della veduta e del ritratto, cercando e ottenendo all’ombra di questa una legittimazione delle sue potenzialità artistiche e una discolpa dall’accusa di mera riproduzione del reale.

Il vero incremento della fotografia avvenne con la fine dell’epopea risorgimentale: si erano creati i presupposti affinché la fotografia iniziasse a essere intesa non più come mera tecnica di riproduzione legata al mercato delle immagini-ricordo, ma per un suo più consapevole uso nei vari campi in cui poteva essere applicata. E, il ruolo di capitale, portò a un aumento delle occasioni pubbliche oltre che della popolazione e delle opportunità di lavoro.

All’interno della camera oscura

La mostra Roma nella camera oscura – promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Flavia Pesci e Simonetta Tozzi – si snoda attraverso nove sezioni dedicate alle diverse tematiche, declinazioni e tecniche, di questo affascinante processo che va dagli esordi della fotografia in città fino all’opera di artisti viventi che hanno operato in un significativo rapporto con la Capitale.

Sperimentare con la luce: nascita e progressi della fotografia; Documentare l’Antico: percorsi tra le rovine; Centro della cristianità; Vie d’acqua: la presenza del fiume e le fontane monumentali sono solo alcune delle sezioni che i visitatori potranno vedere. Ma anche Un eterno giardino: Roma tra città e campagna documenta il patrimonio naturalistico ancora straordinario di Roma, nell’opulenza di giardini e parchi o Attraverso lo specchio: negativi su lastra di vetro propone, in una suggestiva presentazione, una serie di lastre ottocentesche in vetro retro-illuminate.

Il percorso si chiude nelle sale al pianterreno con la sezione Ritratti dedicata alla fotografia di figura, con ritratti di personaggi famosi, modelli in posa e interni di studi d’artista ottocenteschi.