Robert Mallet-Stevens è stato un architetto francese nato a Parigi, Francia il 24 marzo 1886. La sua carriera iniziò la sua carriera nel 1907; influenzato dall’architettura di Josef Hoffman e dalla Secessione viennese, si distinse rapidamente difendendo una visione moderna e razionale dell’architettura che rifiuta l’ornamento. La sua notorietà a livello internazionale deriva infatti principalmente per le sue opere in stile modernista, realizzate in Francia tra gli anni2 0 e 30, influenzate dall’estetica del cubismo. Mallet-Stevens ricevette la sua formazione accademica all’École Speciale d’Architecture di Parigi. Venne a conoscenza del lavoro di altri giovani architetti ai Salons d’Automnes del 1912-14 e, dopo la prima guerra mondiale iniziò ad emergere come designer all’avanguardia e di tendenza, contrapponendosi con uno stile lineare a quello, allora ancora in voga dei decoratori eclettici e floreali.

Robert Mallet-Stevens
Nel decennio tra il 1914 e il 1924, le sue opere spaziavano da uno studio per la pittrice Tamara de Lempicka, una villa collinare (incompiuta, a partire dal 1921) per il leggendario stilista Paul Poiret, la casa di Villa Noailles a Hyères, Francia per i Vimcontes de Noailles, Charles e Marie-Laure, costruita come esercizio di collaborazione tra la coppia e un team di designer, tra cui, oltre allo stesso Mallet-Stevens, Theo van Doesburg e Eileen Gray. La casa fu usata da Man Ray come set del suo film Les Mystères du Château du Dé. L’anno seguente, Robert Mallet-Stevens collaborò con il pittore Fernand Léger e altri al film L’Inhumaine di Marcel Lherbier. La casa progettata per il film e la villa di Noailles sono rappresentative della sofisticata sintesi di Robert Mallet-Stevens della pittura cubista, dei dettagli Art Deco e di altri modi artistici dell’epoca. L’architetto divenne esperto nell’uso di intelaiature metalliche e cemento armato; tra le strutture in cui tali tecniche furono applicate c’è un blocco di appartamenti (1926-27) costruito nel quartiere parigino di Auteuil, in rue Mallet-Stevens, Parigi, via chiamata proprio in onore dell’architetto. nonostante le modifiche successive, esse costituiscono ancora oggi un esempio tra i più significativi di architettura in stile razionalista, nelle loro perfette forme stereometriche. Oltre questo punto, le informazioni sulla sua vita diventano più scarse e nebulose, forse per volontà dell’autore stesso: si sa che i suoi disegni furono pubblicati come portfolio, intitolato “Une Citè Moderne”, intorno al 1922; i progetti includevano negozi coperti, fabbriche, caserme, appartamenti, case private e ville, e interni dettagliati.

Robert Mallet-Stevens-MEZY sur SEINE-Villa Paul Poiret-1925

Spesso Robert Mallet-Stevens coinvolse artisti, musicisti e altri nei suoi progetti, come fece per il padiglione del turismo e all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes (Padiglione del turismo all’Esposizione delle arti decorative) di Parigi, 1925, l’esposizione che diede il nome allo stile chiamato Art Deco. I musicisti Francis Poulenc e Arthur Honegger e i pittori Léger e Robert Delaunay lavorarono con Robert Mallet-Stevens a questo progetto. Nella sua carriera, fu sempre accompagnato da una squadra scelta di artigiani che lavoravano con lui: arredatori, scultori, maestri vetrai, specialisti dell’illuminazione e fabbri.L’architetto morì il 10 febbraio 1945 a ParigiNel testamento dispose che i suoi archivi fossero distrutti alla sua morte. La sua volontà fu rispettata e anche per questo la sua memoria cadde nell’oblio.

Marco Miglio 

Vi potrebbero interessare anche