La casa unifamiliare, ubicata sulle rive di un fiume, è stata pensata per essere reinterpretazione delle case moderne americane della metà del ventesimo secolo. La vegetazione e la natura, dovuto anche alla posizione della villa, fanno parte integrante del progetto: la casa la casa si apre verso il fiume e il paesaggio in un dialogo continuo architettura natura.

Residence de l’Isle, il progetto architettonico

Residence de l'Isle
Photo credit: Chevalier Morales

La geometria, il rigore, la pulizia e l’attenzione al dettaglio sono le basi del movimento modernista e ricorrono ampiamente nel progetto di questa abitazione. Lo studio Chevalier Morales ha mantenuto la stessa conformazione architettonica delle case costruite in America negli anni 50 sia in pianta che nei prospetti, ma con un approccio contemporaneo. La casa ricorda lo stile dei padiglioni creati da Mies Van der Rohe, quali il Padiglione Barcellona e casa Farnsworth, simboli dell’architettura del tempo. In questo caso, oltre ad applicare al progetto i principi del modernismo, è stata posta attenzione alle esigenze che l’epoca contemporanea ha portato con sé.

La pianta del Residence de l’Isle forma un quadrato perfetto di 100×100 piedi. Funzionalità e forma si uniscono in questo progetto, come per le case americane degli anni 50, per creare ambienti confortevoli, belli ma soprattutto funzionali per i committenti. Il salotto ribassato, elemento tipico del modernismo, crea un’atmosfera intima e rilassata, creando una zona di rifugio per il riposo.

Residence de l'Isle
Photo credit: Adrien Williams

La geometria e i volumi si intersecano per formare spazi accoglienti e al contempo fluidi e liberi. I pavimenti e i soffitti sono stati progettati con un punto di vista geometrico ma in chiave contemporanea.

Il garage, che negli anni 50 rappresentava il simbolo, insieme alle automobili, di progresso ed entusiasmo, è direttamente integrato nella casa. La sua posizione consente di minimizzare la presenza della residenza verso la strada, creando un asse chiaro che segna l’ingresso principale. L’asse segue lo stesso della strada di accesso preesistente, mitigando così l’impatto sul sito e sul suo paesaggio naturale.

Le vetrate, elemento tipico del movimento modernista per creare spazi permeabili senza una vera interruzione tra esterno ed interno, aiutano in questo progetto a ottenere una continuità visiva l’ambiente circostante. La facciata anteriore dell’abitazione presenta una grande bow window che accentua il flusso visivo verso il fiume e al contempo aiuta ad aumentare la sensazione di padiglione in questo progetto.

Photo credit: Chevalier Morales

Le grandi aperture, tuttavia, portano con se un problema di privacy, lasciando gli spazi interni della casa ben visibili anche all’esterno. Nel Residence de l’Isle due cortili rettangolari all’interno della pianta principale risolvono questo inconveniente e si inseriscono nel volume donando luce al cuore della residenza.
Gli spazi esterni sono una sorta di estrusione dal volume pieno della casa e al contempo definiscono una forte geometria spaziale all’interno dell’abitazione.

Photo credit: Chevalier Morales

Il quadrato di 100 piedi è in contatto con uno spazio esterno ordinato, collocato in primo piano nel contesto naturale che rimane intatto, oltre i confini della casa.

All’interno dell’abitazione lo spazio del mezzanino permette di avere un’ulteriore vista sul fiume mirata a interrompre l’orizzontalità del piano terreno. Il tetto è coperto in alcune aree da verde per integrarlo al meglio con la natura circostante, in altre da una membrana granulare bianca.

Photo credit: Adrien Williams

Lo spazio del mezzanino che permette ai residenti di beneficiare di un’ulteriore vista sul fiume serve ad accentuare la composizione e a spezzare l’orizzontalità della residenza. Inizialmente il progetto prevedeva un solo piano, ma è stato inserito un padiglione di vetro sul tetto per creare varietà di esperienze spaziali.

I materiali

Proprio come i progetti dell’architettura modernista, per il Residence de l’Isle la scelta dei materiali è caduta principalmente su colori e composizioni naturali. I materiali per l’approccio architettonico degli anni 50 non devono presentare decorazioni poiché ogni materiale ha un suo fascino intrinseco che non richiede una veste diversa. Tutti i materiali, anche quelli più poveri, devono essere lasciati trasmettere e parlare per quello che sono.

Photo credit: Adrien Williams

Il mattone d’argilla utilizzato per le pareti, il legno per l’intradosso e le pietre per la pavimentazione sono state scelte per essere tutte abbinati al colore della corteccia naturale degli alberi. In questo modo l’abitazione si integra perfettamente nell’ambiente circostante. A completare la tavolozza materica naturale sono stati aggiunti i rivestimenti in metallo e in ottone. Il corrimano della scala che porta al secondo piano è in ottone e dona luminosità e le dona una forte valenza estetica.

Residence de l'Isle
Photo credit: Adrien Williams

L’attenzione a una progettazione sostenibile, ulteriore rispetto alla scelta dei materiali, è dimostrata dalla tecnologia. Pozzi geotermici sono stati installati per fornire sia il riscaldamento sia la ventilazione della residenza.

La natura al Residence de l’Isle

Photo credit: Chevalier Morales

Residence de l’Isle è collocata in una posizione che ha permesso ai progettisti di mantenere gli allineamenti preesistenti e quindi salvare di conseguenza il maggior numero possibile di alberi esistenti. Nel cuore del primo cortile sono stati piantate grandi  conifere.

Residence de l'Isle
Photo credit: Chevalier Morales

La distribuzione degli spazi interni tiene in grande considerazione il rapporto dell’abitazione con la strada, il fiume, l’orientamento solare e le esigenze specifiche dei committenti. L’asse nord-sud del progetto ospita gli spazi più intimi che necessitano una maggiore privacy. Gli spazi abitativi invece sono sparsi lungo il fiume creando così un forte legame con l’evoluzione quotidiana del paesaggio circostante.

Photo credit: Chevalier Morales

I progettisti del movimento modernista credevano nell’importanza di un rapporto costante tra natura e architettura: l’abbondante vegetazione che circonda il Residence de l’Isle garantisce l’immersione dell’abitazione in un contesto verde e naturale per il quartiere ma aiuta allo stesso tempo a creare più privacy per i residenti.

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