È davvero possibile purificare l’aria con le piante?

Un dato riconosciuto che le persone che spendono anche solo poche ore a settimana interagendo con la Natura, sono molto più soddisfatte e sane di quelle che non hanno  nessun contatto con un ambiente esterno. Per gli adulti, impiegare il proprio tempo relazionandosi con il verde è associato con un miglioramento della salute mentale e fisica e le attività all’aperto incoraggiano i bambini alle relazioni e al gioco. 

L’essere umano ha quindi un bisogno innato di un contatto con il mondo naturale, e ricerche scientifiche hanno scoperto che, se viene chiesto alle persone di immaginarsi in un ambiente che le faccia sentire serene e rilassate, nove su dieci sognano di essere in mezzo al verde della Natura.

In questo le piante hanno un ruolo fondamentale:  portano benefici non solo quando vengono coltivate in un giardino, ma anche quando sono elementi di arredo di un salotto o di un ambiente di lavoro. Circondarsi di verde e di fiori porta benefici alla mente e ci permette di mantenere quel contatto con la Natura al quale aspiriamo.

Le piante come depuratori d’aria

Nel 1989, i tecnici della NASA, cercando sistemi per riciclare l’aria delle stazioni spaziali, hanno scoperto che molte piante erano in grado di assorbire diversi tipi di inquinanti che si trovano in sospensione nell’aria degli ambienti chiusi. 

L’inquinamento atmosferico e le emissioni di prodotti industriali, di vernici e di materiali da costruzione, inquinano pesantemente l’aria che respiriamo nelle case e negli ambienti di lavoro. E la tecnologia che ci ha permesso di costruire edifici ad alta efficienza energetica ha peggiorato la qualità dell’aria che respiriamo al loro interno. Con gli infissi ad alto rendimento termico non c’è più alcuna minima possibilità di ricambio d’aria e nessuno spiffero può apportarne nuova, nemmeno in piccola quantità.

Coltivare piante da interno può migliorare sensibilmente la qualità e la salubrità dell’aria che ci circonda. Un insieme di piante avrà cosi multiple funzioni: la loro vista potrà appagare il nostro senso estetico e la nostra mente, mentre loro filtreranno l’aria che respiriamo.

Come le piante riescono a migliorare gli ambienti al chiuso

Per quanto possano essere sofisticati, i nostri sistemi di condizionamento, non hanno ancora l’abilità di creare ossigeno.

Le piante ripuliscono l’aria attraverso il processo della fotosintesi. Gli esseri umani respirano ossigeno ed espirano biossido di carbonio, le piante fanno esattamente l’opposto: assorbono luce e anidride carbonica per produrre zuccheri ed espellono quello che per loro è uno scarto: ossigeno puro. 

Assorbono quindi dall’ambiente circostante l’aria con tutto il suo carico di inquinanti e ci restituiscono aria pulita piena di ossigeno.

Quali piante scegliere 

Nello studio della NASA citato sopra, c’è anche un elenco delle piante più efficienti nell’abbattere la carica di inquinanti delle nostre case e purificare l’aria.

Sono quasi tutte piante di facile reperibilità, che si possono trovare nei garden o nella grande distribuzione. Molte di loro vivono benissimo anche in condizioni di scarsa illuminazione e sono, quindi, adatte a vivere in appartamento.

Queste che consigliamo sono tra quelle più efficienti nell’assorbire inquinanti di ogni tipo

 

Spathiphyllum cochlearispathum

Richiede ambienti caldo umidi e ombreggiati con temperature minime invernali non inferiori ai 20° C ma si accontenta anche di qualche grado in meno.

Prospera e fiorisce anche in luce scarsa, ma ha bisogno di essere concimato un paio di volta al mese con fertilizzanti per piante fiorite. 

Si moltiplica con la semina o la divisione dei cespi in primavera.

È in grado di assorbire ogni genere di inquinanti ed è una delle piante più efficienti per purificare l’aria.

Chrysanthemum × morifolium

È una delle più famose proprio perché compare nello studio NASA più volte citato. 

In Italia viene associata al giorno dei morti, ma negli ultimi anni ha conquistato i giardinieri nostrani grazie alle centinaia di nuove cultivar dai fiori meravigliosi.

Si adatterà facilmente al chiuso. Si può metterla in un posto luminoso, non troppo caldo o umido, e annaffiarla moderatamente. Essendo una pianta che produce molti fiori, andrà sostenuta con leggere concimazioni settimanali. Quando avrà finito di fiorire, potrà essere trasferita all’aperto, in un giardino per poter godere delle sue fioriture per gli anni venire.

Chamaedorea elegans

Per portarsi a casa i Tropici, basta mettersi in soggiorno una palma. Se ne trovano in vendita molte di piccole dimensioni che si possono coltivare facilmente in interno. Tra queste un’ottima scelta è di sicuro Chamaedorea elegans. È una pianta a bassa manutenzione, che richiederà poche cure. 

Per conservarla in salute, deve essere coltivata in un buon terriccio ricco, che non trattenga troppa acqua e annaffiata solo quando il substrato sarà in buona parte asciutto. Ha bisogno di un ambiente umido, di concimazioni mensili ogni mese e di un’esposizione luminosa ma non al sole diretto o davanti ai vetri senza tende.

Scegliere con un giardiniere professionista

Se tutto ciò che avete letto finora vi affascina, ma non sapete da dove cominciare, potete cercare l’aiuto di un garden coach, un professionista che vi aiuti a creare un ambiente salubre con un’aria più pulita. 

Tiziano Codiferro, maestro giardiniere, sarà in grado di consigliarvi al meglio, trovando soluzioni costruite su misura per il vostro ambiente domestico o lavorativo.        Potrà realizzare per voi vere e proprie fabbriche d’aria, che produrranno aria pulita a ciclo  continuo. Avrete così un vero e proprio sistema di efficiente filtraggio, a basso consumo energetico ma con un altissimo valore estetico.
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