Una soluzione comoda per l’arredamento e spesso apprezzata è quella della porta a scomparsa. Vale a dire delle aperture tra gli spazi domestici, che si mimetizzano e, proprio per questo, possono contribuire a squadrare le geometrie della casa. In questo modo conferendo un preciso stile ed un preciso tono all’arredo degli interni.

Spesso in competizione con la porta a soffietto, più facile da montare, le porte a scomparsa hanno dalla loro la capacità di chiudersi completamente, senza lasciare dei piccoli varchi, così come accade con le porte a soffietto.

Le porte a scomparsa, nella loro struttura, sono delle porte scorrevoli che scompaiono inserendosi nello spessore della parete. Questo accade perché, nella cavità interna della parete, viene installato un controtelaio metallico. La fase più delicata del montaggio di una porta a scomparsa, dunque, è quella del montaggio del controtelaio nella parete. Questo rende necessario l’abbattimento di eventuali pareti pre-esistenti.

Il controtelaio è dotato di due reti metalliche sulle due facce maggiori. Sarà proprio sulle due reti metalliche che andrà ad aderire la malta di intonaco e, poi, anche quella di finitura. Molto spesso, per facilitare il montaggio, viene sfruttato il cartongesso. Questo può avvenire, però, solo se si sceglie un controtelaio specifico per il cartongesso.

Il controtelaio viene fissato a pavimento ed è, quindi, necessario prestare attenzione allo spessore che il controtelaio occuperà una volta posato. Per tamponare sui lati lasciati scoperti dal controtelaio si interverrà, appunto, con la muratura.

L’intonaco, come si accennava, va posto nella rete metallica del controtelaio. Contestualmente, poi, al controtelaio, va montato anche il telaio della porta, che dovrà formare un perfetto rettangolo regolare.

Dopo l’intonacatura, la porta dovrà essere registrata in altezza, agendo – appunto – sui bulloni che le fanno da registri.

Piero Di Cuollo

Via IdeeGreen