La sua primissima uscita sul mercato risale, ormai, al 2012 ma la sua sconvolgente novità non cessa di essere attraente. La Porta di Luce è la prima porta fotovoltaica al mondo per interni, che riproduce il perfetto processo naturale della fotosintesi clorofilliana. L’idea è nata dall’inventiva di un esperto artigiano veneto, Luca Tondin, proprietario della Tondin Serramenti.

La porta fotovoltaica è alimentata con DSC (dye-sensitized solar cell), ovvero, vetri colorati, che riescono a trasformare la luce diffusa in energia. La celle DSC riescono a simulare, artificialmente, il comportamento di un organismo vegetale, dando origine ad una vera e propria fotosintesi artificiale. Ogni singola cella genera singolarmente una singola quantità di energia, così come tutte le foglie di una pianta si nutrono della luce, indipendentemente dalla loro posizione su un albero, o dal loro orientamento.

In questo modo, la Porta di Luce genera energia elettrica – utilizzabile a proprio piacimento –  e diffonde particolari giochi di luce all’interno delle abitazioni. Tutto il funzionamento è gestito da schede elettroniche, batterie ricaricabili integrate a scomparsa nella struttura della porta stessa e luci a basso consumo del tipo a LED. Tutta tecnologia prodotta da una azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di sofisticati sistemi elettronici personalizzati: la Torand Consulting.

La decorazione della Porta di Luce è stata realizzata utilizzando la foglia d’argento, un sottilissimo foglio di metallo usato per decorare le superfici, la cui applicazione richiede anni di maestria. Oltre alla foglia d’argento sono disponibili anche la foglia d’oro, di rame o di bronzo.

Luca Tondin, insieme ad altri artigiani veneti, crede fortemente nel binomio arte e tecnologia. Questa ideologia, questa forte spinta motivazionale ha trovato una sistematizzazione nel Manifesto dell’ Energitismo, una visione del mondo che spinge artisti ed imprese a collaborare al fine di creare artefatti insieme “eleganti e sostenibili“, che possano portare valore aggiunto all’interno degli spazi domestici.

 

Piero Di Cuollo

Via IdeeGreen