Hans Hartung torna in Italia con i Polittici
A Perugia c’è una mostra imperdibile: è Hans Hartung. Polittici, esposta fino al 7 Gennaio alla Galleria Nazionale dell’Umbria.
Una figura-chiave dell’Astrattismo europeo
Il percorso espositivo a cura di Marco Pierini ripercorre la storia e le soluzioni artistiche di una delle più importanti figure dell’Astrattismo europeo. Sarà possibile osservare dal vivo 40 lavori su carta e 16 dipinti (6 dei quali mai esposti in precedenza) realizzati tra il 1961 e il 1988.
Per la prima volta sono mostrati a Perugia come una serie completa: questi polittici, infatti, sono in dialogo tra di loro esattamente come le più importanti opere esposte nella collezione permanente del museo. Tra queste si ricordano i nomi di Piero della Francesca, Perugino e Gentile da Fabriano.
Nato a Lipsia nel 904, il pittore tedesco Hartung subì una grossa influenza dal grande Vasilij Vasil’evič Kandinskij. Da lui, ad esempio, ereditò lo studio della pittura come scienza del segno grafico, vissuto nei rapporti di automatismo tecnico e di esigenza liberatoria artistica.
Benvenuta sperimentazione!
La serie dei polittici presentati a Perugia indaga proprio questo aspetto della carriera di Hartung, che per l’occasione cominciava a dipingere direttamente su tela. L’abbandono della preparazione su carta, unito alla sperimentazione delle nuove tecniche (tra cui l’aerografo), è affine all’Astrattismo dell’epoca.
A ispirare queste tele fu anche, del resto, il profondo legame con l’Italia: in alcuni viaggi che precedettero la creazione dei polittici, infatti, viaggiò nel Bel Paese e si innamorò di Firenze, Venezia e di tutti i paesaggi siciliani legati all’Etna.
Sfoglia il catalogo, immergiti nell’arte di Hartung
Chiude la mostra, come da tradizione, un approfondito catalogo. Edito Magonza editore, contiene testi di Marco Pierini, Thomas Schlesser, Marco Vallora e di Elsa Hougue, curatrice della Fondation Hartung-Bergman di Antibes.