Tra gli artisti italiani contemporanei, che strenuamente inseguono ancora la bellezza della forma pura, di contro a sfuggenti tentativi di rappresentare il caos, va sicuramente citata Paola Ravasio. Nata nel 1978, a Varese, è una scultrice che da anni lavora ed espone soprattutto nel nord Italia ed in Svizzera, nel Canton Ticino. L’occasione per approfondire meglio il suo concetto di arte e di scultura ci è offerto dalla galleria Punto sull’arte di Varese, con la mostra “Forma Mentis”, a cura di Alessandra Radaelli. Già da sabato 14 gennaio, infatti, la galleria espone le sue sculture e lo farà fino al 4 marzo 2017.

 

 

Paola Ravasio cerca di ricollegarsi direttamente alla grande tradizione scultorea del Novecento italiano, innovando, però, per quel che riguarda l’utilizzo dei materiali, sempre nuovi, come la resina, ad esempio. La ricerca della forma, appunto, è la cifra peculiare della maggior parte delle sue sculture, in cui spesso si possono osservare delle composizioni simili a degli arti umani, che si incontrano, si stringono, si abbracciano, si fondono, esprimendo una sensazione di umanità senza volto e di forza vitale primordiale astratta. Le figure, infatti, emergono da strutture geometriche irregolari, come se arrivassero dalle profondità della terra, o del cielo. O, forse, da una dimensione inesplorata. La sensazione dominante è sempre quella di un equilibrio perfetto ma dinamico al tempo stesso: dalla staticità della scultura emerge con forza e prepotenza la vita che è fluidità, movimento e cambiamento.

Un evento importante, dunque, che va ad arricchire il già folto programma della galleria lombarda.

 

Piero Di Cuollo

Via Punto sull’arte