Brand New Gallery, a Milano, ospiterà, dal 24 gennaio 2017 al 9 marzo 2017, la seconda mostra personale – in galleria – dell’artista israeliano Ori Gersht (1967, Tel-Aviv): The Floating World. La serie fotografica in esposizione è stata iniziata da Gersht nel novembre 2015, dopo una visita ad un giardino Zen a Kyoto, in Giappone. Com’è noto, giardini di questo tipo vengono costruiti, innanzitutto, con uno scopo strumentale, ovvero, per fungere da aiuto nel corso della meditazione; in secondo luogo, sono assimilabili a dei micro mondi, creati per riflettere l’essenza della natura.
Nello specifico, Ori Gersht si è concentrato sull’acqua presente nei giardini, sulle zone in cui l’acqua rifletteva tutta la natura circostante. Con un intervento di post-produzione, poi, invertendo le sue fotografie, ha cercato di creare nuovi spazi, che si collocano esattamente nelle crepe lasciate dal binomio realtà materiale – realtà virtuale.
Ed è così che ritroviamo nel lavoro di Ori Gersh, l’interesse costante per lo stratificarsi del tempo e delle esperienze e lo studio di cosa la macchina fotografica possa rivelare. Ha raccontato una volta a Cecilia Latiolais (per Flaun Magazine): «(…) le fotografie non rappresentano nessun luogo (nonostante siano state scattate in un posto reale) perché non potremo mai tornare indietro sino a ritrovare quel posto proprio come lo abbiamo immortalato attraverso la macchina fotografica. L’unico luogo e tempo dove essi esistono sono nella fotografia […].
Piero Di Cuollo
Via Arte.it