Tecla come una delle città immaginarie descritte da Italo Calvino ne “Le città invisibili”… Tecla come la crasi fra le parole inglesi Technology e Clay, ossia Tecnologia e Argilla… Tecla è un prototipo di abitazione ecosostenibile stampato in 3D utilizzando esclusivamente terra cruda. Presentata alla Biennale del Design di Londra dello scorso giugno, nasce dalla collaborazione fra MC A – Mario Cucinella Architects e WASP – World’s Advaced Saving Project e offre una risposta tecnologicamente avanzata e a basso impatto ambientale alla domanda di abitazioni per una popolazione mondiale in continua crescita e con capacità di spesa limitate.
L’idea di Tecla ha letteralmente preso forma a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna. Ha l’aspetto di un nido materico e accogliente con sinuose pareti, “ricamate” da una gigantesca stampante 3D che prima depone e poi compatta il mix di terra locale, fatto di argilla, ghiaia e sabbia in un complesso reticolato studiato ad hoc. Nel modulo di 60 metri quadri, suddivisi tra area soggiorno, zona notte e bagni, la luce è garantita da ampi lucernai, che possono schermare la luce del sole, e grandi portefinestre. All’isolamento termico pensano bio-materiali ricavati dagli scarti della produzione di riso. Cucinella pensa a Tecla come a un esempio di architettura empatica. “Abbiamo bisogno di un cambio di paradigma nel campo dell’architettura che si avvicini maggiormente alle esigenze delle persone e che, nella ‘terra’ trovi una risposta per la ‘Terra’” ha spiegato l’architetto, che sogna di replicare il modello Tecla in tutto il mondo.
mcarchitects.it/en