TESTO E FOTO DI ANDREA VIERUCCI / SERVIZIO DI ANNA MARIA EUSTACHI

Un loft su due livelli che racconta di viaggi, design, arte e tradizione e che si trova a pochi passi da piazza Politeama, nel centro della città

Aristocratica e senza tempo, un mix di bellezza decadente e di energia. Una apparente contraddizione che fa di Palermo un luogo da respirare, da scoprire senza pregiudizi. A due passi dal Teatro Politeama, in una delle piazze più belle della città, un manager palermitano ha trasformato un appartamento anonimo di un palazzo primi 900 in un loft scenografico e inconsueto. “Durante il primo sopralluogo la casa appariva buia, frazionata in tante piccole stanze e corridoi, priva di ogni interesse architettonico”, racconta il proprietario, “ma ho intuito incredibili potenzialità quando ho scoperto la presenza di un sottotetto nascosto da stratificazioni di cartongesso”. È proprio grazie al recupero del doppio volume che si è creato questo open space pieno di luce naturale, dove solamente gli arredi disegnano i diversi ambienti della casa. “Ho cercato di ribaltare l’idea del loft come dimora riservata a un single; vivo benissimo qui con la mia famiglia, una compagna e due figlie piccole che si sono perfettamente adattate senza bisogno di modificare scale e aperture”.
Un valore aggiunto è dato dal terrazzo, ricavato al primo piano in quella che in origine era una piccola corte interna. Oasi di verde attrezzata con una cucina in corten e divani in muratura, per vivere en plein air durante i mesi più caldi. La passione per il design del padrone di casa emerge in modo deciso attraverso i numerosi pezzi d’autore presenti nell’arredo.
“Amo il design non estremo, quello in cui materiali, concetti e forma riconducono a un uso quotidiano armonico degli oggetti”.
Lo stile è metropolitano, alimentato dai numerosi viaggi, di lavoro e di vacanza, che hanno permesso di approfondire evocazioni, ispirazioni e gusto per le linee pulite e decisamente maschili. Per questo motivo anche l’amica Mira Tasic, vulcanica arredatrice di origine serba, ormai palermitana d’adozione, ha scelto, al posto del tessuto, tapparelle in legno nero (linea Veniwood di Mottura) che incorniciano graficamente tutte le finestre della casa (showroom Mira Tasic, via Maqueda, 7 Palermo, tel. 091-9760618). Il richiamo alle origini, con citazioni e complementi d’arredo ispirati anche alla tradizione siciliana avviene attraverso un percorso di semplificazione e grande senso dell’equilibrio. Un bassorilievo del 600, una scultura lignea di origine settecentesca finemente intagliata, il recupero di un sotto balcone di marmo in puro barocco siciliano, riconvertito in raffinata consolle, sono alcuni dei dettagli che fanno la differenza.

ANTENNE

La cura dei dettagli

nteressante il contrasto che creano sculture e bassorilievi all’interno di questo loft palermitano ispirato al design e a un gusto decisamente contemporaneo e maschile. Su una struttura in ferro realizzata su misura poggia la figura di un prelato in marmo acquistata da un antiquario della città. È un opera di provenienza siciliana dei primi 600. Così come la mensola recuperata dalla decorazione di un balcone in stile barocco siciliano. Tutti dettagli che danno una speciale personalità alla casa.

Fuoco d’autore

Il celebratissimo camino sospeso disegnato da Dominique Imbert e prodotto da Focus (focus-creation.com) è un pezzo di design ormai considerato capolavoro indiscusso. Progettato nel 1968 il camino Gyrofocus ha una struttura in metallo capace di ruotare a 360 gradi orientando il calore nella direzione desiderata. È stato esposto nel 1998 al Guggenheim di New York. Premio Pulchra nel 2009 come oggetto di design più bello di tutti i tempi, ha ottenuto negli anni molti riconoscimenti e apprezzamento del mercato.

Salotto all’aperto

Piazza Ruggero Settimo e Piazza Castelnuovo sono due scenografici spazi attigui nel centro di Palermo, comunemente indicati come Piazza Politeama, dall’omonimo Teatro Politeama che vi sorge, costruito nella seconda meta dell’800. Inaugurato da Vincenzo Bellini nasce come vero e proprio teatro popolare, con una grande sala a ferro di cavallo che nel 1874 poteva ospitare oltre 5000 spettatori.
Dal 2001 è sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. La struttura di gusto neoclassico è impreziosita da un arco di trionfo sormontato dalla quadriga bronzea di Apollo, realizzata da Mario Rutelli. La copertura è interamente costruita in metallo e rappresenta per l’epoca una vera sperimentazione di alta ingegneria. Dall’altro lato della piazza si trova il palchetto della musica, struttura in marmo decorata con motivi neoclassici e rinascimentali commissionata dalla famiglia Florio. La piazza è un vero salotto all’aperto, intersecata dalle più belle strade della città.