Una mostra speciale al Museo del Tessuto: Il capriccio e la ragione
Se ami l’atmosfera elegante del Settecento non perderti la mostra ospitata dal Museo del Tessuto a Prato: Il Capriccio e la Ragione.
Apertasi il 14 Maggio, l’esposizione sarà aperta fino al 29 Aprile 2018 per raccontare lo spettacolo vario della stagione artistica settecentesca. Dalla commistione di influenze culturali diverse, espressioni di stimoli nuovi e di nuove certezze scientifiche, è nato uno stile raffinato e cangiante, che ha delineato l’orientamento del secolo.
Il Settecento d’arte prende vita al Museo del Tessuto
Una selezione peculiare di tessuti, femminili e maschili, ma anche dipinti, porcellane e incisioni racconta l’estroverso cambiamento artistico del Settecento.
L’esposizione si apre così con il tema dell’esotismo, tanto caro a inizio secolo grazie alle scoperte geografiche degli anni precedenti. I linguaggi artistici degli oggetti qui ospitati, per la maggior parte di lusso, raccontano una curiosità sfrenata e una prima commistione tra gusto europeo e stravaganza esotica.
Protagonista indiscussa è la Francia, che sotto la sapiente guida di Luigi XIV fu la prima nazione ad organizzare il sapere. Figure come Antoine Watteau o Jean Berain progettarono splendidi impianti decorativi che hanno segnato la tradizione.
La seconda parte dell’esposizione racconta dunque l’ordine compositivo di stile come il Revel, il Bizzare e il Dentelles, che mescolarono le metafore ridondanti con temi presi in prestito dalla natura e dalla cultura orientale. Impossibile, in questo periodo, non cedere al fascino del merletto: dettò le regole della moda europea, trasformando il dato pittorico su tessitura.
Dalla metà del Settecento in poi, invece, spicca il ritorno del gusto classico, esercitato dal fascino delle rovine. Scene dai soggetti popolari vengono ora intessuti con temi che richiamano l’eterno rapporto tra natura, arte e umanità. Ne è un chiaro esempio la struttura a meandro delle composizioni del tessuto del periodo.
L’evoluzione della neonata estetica neoclassica si esplicita nell’alternarsi di righe di diversa larghezza e, successivamente, nel monocromo.
Prato, la naturale cornice per il Museo del Tessuto
Il percorso evolutivo strutturale delle forme è ampiamente documentato da questa preziosa mostra, ospitata da uno dei più importanti musei del sistema toscano. Prato, infatti, è il più importante centro tessile in Italia e il Museo trova la sua sede definitiva nell’ex Cimatoria Campolmi, simbolo delle fabbriche della zona.
Si tratta di un complesso architettonico ampio, collocato all’interno delle seducenti mura medievali. Qui sono conservati circa 7.000 reperti, volti ad indagare e documentare l’antica arte del tessuto dall’era paleocristiana ai giorni nostri.
Ed ora è finalmente possibile fare un tuffo in uno dei secoli più affascinanti: il Settecento.