Floracult 2017: non solo per pollici verdi!
Alle porte di Roma Nord, promossa e organizzata da Ilaria Venturini Fendi e curata da Antonella Fornai, nota esperta di giardini, torna Floracult 2017, dal 21 al 23 aprile, all’interno della tenuta I Casali del Pino, nella meravigliosa cornice del Parco di Veio.
Si tratta di una manifestazione nata per contribuire a riportare la natura al centro della cultura, in un processo di integrazione di cui oggi è impensabile fare a meno. Nel contesto del degrado urbano e dell’emergenza ambientale la cultura verde è più che mai diventata un linguaggio universale che può cominciare anche dallo spazio ristretto di un terrazzo.
Attraverso la partecipazione di esperti vivaisti Floracult 2017 si trasforma in un vero e proprio laboratorio di idee e stimolo per la diffusione e lo sviluppo della conoscenza e dell’uso di piante adatte ad essere coltivate nei nostri giardini e balconi.
Nella pittoresca cornice della campagna romana vivaisti produttori e colti collezionisti di piante insolite e rare incontreranno non solo esperti del mondo vegetale ma anche un pubblico di curiosi neofiti pronti a convertirsi al giardinaggio.
C’è di sicuro tutto il tempo per riflettere e scegliere, facendosi guidare dai propri desideri e dai consigli di chi ha una lunga esperienza sul campo. Il giardinaggio è un gran divertimento, ha tuttavia regole semplici che bisogna conoscere e seguire per non cadere nella trappola del famoso pollice nero, alibi che nasconde un totale disinteresse per la materia.
Il mio è quindi un forte invito ad osservare, soprattutto quello che sembra meno attraente. Provate, per esempio, a considerare la bellezza delle foglie spesso l’elemento più interessante per dare armonia ed equilibrio ad un giardino: minute o giganti, frastagliate, lucide, rosate, verdi, variegate, profumate…
Un vero diletto per i più raffinati e certo una bella scoperta per molti di voi.
Antonella Fornai
I Casali del Pino
I Casali del Pino, si trova è all’interno del Parco di Veio, nella splendida campagna romana eletta paesaggio ideale da pittori come Claude Lorrain e Nicholas Poussin che nel 600 con le loro opere hanno fortemente influenzato il giardino pittoresco inglese.
Si estende su 174 ettari di campi e colline, su cui pascolano ovini da latte e altri animali allevati allo stato brado, una vera e propria azienda agricola convertita al biologico, con ristorante aperto nei week-end.
Uno spazio culturale e fisico ideale nel quale inserire la mostra florovivaistica, proprio quello dei grandi maestri giardinieri che alla fine dell’800 sperimentavano e di vulgavano con successo i segreti ed i piaceri del giardinaggio.
Intanto date un’occhiata alla Gallery con alcune immagini della scorsa edizione…