La Fondazione Bisazza, aperta nel 2012, ospita opere di designer e artisti realizzate
grazie ad applicazioni inedite del mosaico di vetro di cui l’azienda è leader mondiale
La Fondazione Bisazza, organizzazione no profit aperta al pubblico, è stata inaugurata nel giugno del 2012
grazie all’amore per l’arte e per il design di Rossella Bisazza e del fratello Piero. L’area, che si snoda su circa 7 mila metri quadrati, un tempo ospitava la produzione industriale ed è stata riqualifica per lo spazio espositivo dall’architetto vicentino, Carlo Dal Bianco. La Fondazione è nata sia per accogliere opere e installazioni commissionate da Bisazza negli ultimi 20 anni a designer e architetti sul tema di inedite e originali applicazioni del mosaico, sia per ospitare mostre itineranti e progetti di design e architettura. Bisazza è una azienda familiare che ha raggiunto il successo puntando su tradizione e creatività. Una storia imprenditoriale tipicamente italiana che mescola l’arte all’operosità. Racconta Rossella Bisazza: “Mio padre Renato, che ha fondato l’azienda quando non aveva ancora 30 anni, amava molto il vetro e andava a Murano a vedere come veniva soffiato dai maestri. La sua intuizione, preziosa, è stata quella di capire che il mosaico in vetro, fino ad allora lavorato con tecniche artigianali poteva essere applicato su scala industriale. Mia madre, che amava l’arte e il design, portava me e mio fratello in giro per i musei a vedere le mostre. Siamo cresciuti con questi valori e li abbiamo trasferiti in azienda”. L’incontro con Alessandro Mendini, architetto, designer e artista, per lungo tempo direttore artistico, ha cambiato il volto di Bisazza. “La collaborazione con Alessandro, che con il tempo è diventata amicizia, ci ha aperto al mondo del design d’autore. Grazie a questo mondo, visionario e innovativo, siamo diventati più sofisticati e creativi”, continua Rossella. Il mosaico di vetro, che ha radici antiche (a Venezia la produzione di tessere vitree era in uso già nel tredicesimo secolo), con il design d’autore si è arricchito di stile e di “sorprendenti” applicazioni.
ANTENNE
Savoir faire
Il paravento “By-side” di Patricia Urquiola fa parte della Collezione Bisazza Home. I pannelli, semoventi, sono realizzati in mosaico di vetro e mosaico oro bianco Bisazza, il retro è in rame e specchiera. Negli ultimi anni l’azienda ha arricchito la sua produzione con una collezione bagno che abbraccia tutti i complementi d’arredo.
Le collezioni rappresentano l’espressione creativa dei tre designer coinvolti nel progetto: Jaime Hayon, Marcel Wenders e
Nendo. Le linee, che interpretano tre differenti modi di arredare la sala da bagno legate alla filosofia estetica e stilistica dei tre autori, hanno come comune denominatore il “savoir faire” di Bisazza, che anima ogni prodotto: qualità, ricerca dell’eccellenza, innovazione formale e funzionale.
L’ultimo brand – extension dell’azienda, novità per il 2014, sono le prime collezioni in ceramica, firmate da Marcel Wanders e dal duo Antonio Citterio e Patricia Viel. Bisazza fa parte di Altagamma, la Fondazione che riunisce le imprese italiane d’eccellenza.
Spazio culturale
Installazioni realizzate da designer e artisti in mosaico di vetro.
Voluta da Rossella e Piero Bisazza con lo scopo di promuovere l’arte, è anche un omaggio al territorio e alla sua tradizione culturale. Lo spazio culturale ospita opere di Alessandro Mendini, Arik Levy, Ettore Sottsass, Jaime Hayon, John Pawson, Marcel Wanders, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Studio Job, Patricia Urquiola, Richard Meier, Fabio Novembre.
Lo spazio, diviso da grandi siepi di Lauro ceraso che delimitano stanze verdi ideali e metafiche, regala serenità e quiete. Foto in alto, “Square Quilt”, pouf in pelle dorata e mosaico in oro di Marco Braga&Storage (Collezione Bisazza Home).
Rossella Bisazza
Rossella Bisazza, con il fratello Piero, ha partecipato alla realizzazione della Fondazione Bisazza di cui è vicepresidente. Rossella ha ereditato dal padre Renato, fondatore della società, l’amore per l’azienda, dalla madre la passione per l’arte. La Fondazione ha aperto i battenti con una mostra dedicata al lavoro dell’architetto inglese John Pawson, che ha progettato un’opera site-specific, dal titolo 1:1 (One to One) che oggi fa parte della Collezione Permanente (fondazionebisazza.com).