Spazi igroscopici si animano a Milano

Si è aperta il 17 Novembre Spazi igroscopici, una mostra ospitata alla milanese Galleria Bianconi fino al 22 Dicembre.

A cura del critico d’arte Lorenzo Madaro, la mostra si occupa di indagare la carta e i suoi derivati come strumento fondamentale nelle opere degli artisti. Igroscopico, non a caso, è detto di quell’elemento in grado di assorbire l’umidità dell’aria circostante. E la carta appartiene alla lista di queste sostanze.

La carta: uno dei medium più potenti

Sono gli spazi igroscopici pensati dagli artisti ad essere illustrati nella mostra milanese: una riflessione ponderata sulla spazialità e sulla sua capacità di assorbimento. Di cosa? Di approfondimenti, di sollecitazioni culturali, di paradossi sociali.

Ospiti illustri

In mostra, nello specifico, si radunano gli artisti che hanno riflettuto sul supporto cartaceo. Come Sol Lewitt, Hidetoshi Nagasawa, David Tremlett, Ugo La Pietra, David Reimondo, Fausto Melotti. Appartengono a differenti aree di indagine ma hanno declinato tutti la loro arte nella forma tridimensionale della carta.

Se Tremlett e Lewitt, infatti, hanno conferito un aspetto minimalista, Ugo La Pietra ha affermato lo spazio antropologico, se Reimondo ha illustrato la dimensione della parola, Melotti si è concentrato sull’aspetto morbido della carta.

Il risultato è una mostra corale composta da più di trenta opere che vedono la carta protagonista a 360°: da strumento progettuale a mezzo espressivo compiuto, la sua dignità artistica è completa e ben raccontata.

Imparare dalla carta ad assorbire l’arte

Un progetto chiaro ed efficace da premiare con una visita. Perché anche noi possiamo assorbire l’arte affrontando il percorso museale: basta essere recettivi e accogliere le nuove potenzialità.