Appuntamento molto atteso dai collezionisti e dagli amanti dell’antiquariato, del design storico e del collezionismo vintage, Mercanteinfiera 2022 edizione di primavera è in programma dal 12 al 20 marzo alle Fiere di Parma. “Dopo il fermo di due anni dovuto alla pandemia che ha impedito il normale svolgimento dell’edizione primaverile”, spiega Ilaria Dazzi Exhibition Director di Mercanteinfiera, “il primo obiettivo del 2022 è stato per noi confermare le date del salone a marzo e fare la manifestazione raccogliendo in tal senso le esigenze dei nostri espositori. Se è vero infatti che il digitale ha aiutato il nostro mercato di riferimento, è altrettanto vero che il rapporto personale che si crea in fiera è insostituibile”. L’aspettativa degli organizzatori è quella di continuare il percorso di successo intrapreso nell’edizione autunnale, individuando nuove fasce di collezionismo e nuove tendenze che il passato può ispirare. “I giovani sono per noi un target recente che ci sta dando molte soddisfazioni. In questa nuova edizione abbiamo inoltre nuovi espositori, italiani ed esteri, provenienti, per esempio, da Francia e Belgio. In totale circa 1000, tutti rigorosamente in linea con il regolamento di Mercanteinfiera, con un’offerta di qualità che da sempre, accanto alla varietà delle categorie merceologiche, contraddistingue la nostra manifestazione e ne fa un appuntamento imprescindibile”.  

Poltroncina disegnata da Jordan Mozer per il Club Cypress di San Francisco

L’edizione primaverile è arricchita da due interessanti mostre collaterali al Padiglione 4: “Partivano i bastimenti. Home sweet home America” e “Olivetti #StoriadiInnovazione”. La prima, curata da Massimo Cutò, racconta il viaggio dei migranti italiani che ai primi del 900 si imbarcavano per l’America con le grandi compagnie, Navigazione generale italiana, Lloyd Italiano, Fabre Line, solo per citarne alcune. L’esposizione si articola in tre sezioni: il fenomeno emigrazione, le navi e la traversata. 

La seconda è invece una mostra realizzata in collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea. È un percorso distinto in tre tappe, macchine da scrivere, tra cui la famosa Lettera 22 portatile che ha conquistato grandi giornalisti e scrittori, macchine da calcolo, computer, stampanti e registratori di cassa, che vuole essere una riflessione sul concetto di design secondo Adriano Olivetti, imprenditore illuminato e umanista, alla guida dell’azienda dal 1938 al 1960, anno della sua morte.


“Nella scelta delle mostre, abbiamo voluto perseguire due diversi obiettivi”, continua Ilaria Dazzi. “Da un lato contribuire a un comune senso di memoria civile perché le storie delle migrazioni di ieri sono in fondo le stesse che vediamo oggi: stesse paure, stesse speranze e stessi sentimenti. Dall’altro, accendere un faro su un genio del design, e non solo, di cui non si parla mai abbastanza, che ha saputo innovare l’industria italiana. L’esposizione, senza rinunciare alla sua vocazione al business, vuole essere da tempo un luogo dove allenare creatività, fantasia ma anche la riflessione. Accogliamo appassionati dell’arte ma ci impegnano affinché a varcare i cancelli di uscita siano cittadini più consapevoli”. mercanteinfiera.it