Il Politecnico federale di Zurigo è un’istituzione molto nota in Svizzera e oltreconfine, tuttavia non tutti sanno della sua preziosa Collezione di arte grafica, la Graphische Sammlung. Il MASI Lugano offre al pubblico l’occasione di conoscerla con la mostra “Da Albrecht Dürer a Andy Warhol. Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich”, dove per la prima volta insieme vengono presentati più di 300 capolavori provenienti da una delle più importanti collezioni di stampe e disegni a livello internazionale.

Tecniche, motivi, stili e concezioni dell’arte nei secoli si susseguono in un percorso cronologico, che porta alla scoperta di esponenti di spicco dell’arte moderna – da Albrecht Dürer a Rembrandt van Rijn, da Francisco de Goya a Maria Sibylla Merian – accanto a opere di artiste e artisti viventicome John M Armleder, Olivier Mosset, Candida Höfer, Susan Hefuna, Shirana Shahbazi o Christiane Baumgartner.

Edvard Munch, Selbstporträt (Autoritratto), 1895, litografia, 50,2 × 36,1 cm Graphische Sammlung ETH Zürich, ETH-Bibliothek Zürich, Graphische Sammlung

Da questo raro ed eccezionale confronto tra gli antichi maestri e le creazioni più contemporanee emergono connessioni inaspettate e sorprendenti: temi come il processo di creazione dell’opera d’arte, il rapporto tra copia e originale, la trasmissione di motivi e iconografie, ma anche la collaborazione tra professionalità diverse in campo artistico attraversano la storia della grafica fin dalla sua nascita e toccano aspetti oggi ancora attuali.

Oltre a mettere in luce l’ampio spettro delle tecniche grafiche, incisorie e di stampa – dalla xilografia all’incisione a bulino, dalla serigrafia al disegno, fino alle fotografie e ai multipli- la mostra offre informazioni e curiosità sulle origini, le funzioni e l’importanza dell’arte su carta nel tempo. “La Collezione di arte grafica del Politecnico federale di Zurigo, fondata nel 1867 come collezione universitaria a scopo di studio e insegnamento, è una delle istituzioni svizzere più importanti per le stampe e i disegni dal XV secolo ai giorni nostri. Ogni volta che visito la Collezione, rimango molto colpito dalla qualità e dall’attualità delle opere. Sono quindi molto felice del fatto che diversi capolavori di questa straordinaria Collezione possano essere presentati per la prima volta ad un vasto pubblico al MASI di Lugano” – sottolinea Joël Mesot, Presidente del Politecnico federale di Zurigo. masilugano.ch