Alla scoperta della flora più antica del mondo 

Orto botanico di Padova: il più antico in tutto il Bel Paese e il primo orto medicinale del 1545 che conserva ancora oggi preziose perle naturalistiche.

L’Orto Botanico di Padova nasce con l’obiettivo di raccogliere piante medicinali italiane che costituivano la maggioranza dei “semplici”, ovvero i medicamenti provenienti dalla natura, sani e semplici. Ecco perché viene soprannominato Hortus Simplicium, il “Giardino dei Semplici”, il più importante a livello nazionale tant’è che nel 1997 è stato inserito nella lista dei Siti patrimonio dell’Unesco.

L’orto padovano mantiene ancora la struttura del progetto iniziale, idea e opera di Daniele Barbaro: un quadrato inscritto in un cerchio che rimanda all’ideale di un Hortus Conclusus, il tipico giardino medievale abbracciato da alte mura, dove si coltivano infinite varietà di piante e erbe aromatiche. Ma non solo, è il “giardino dello spirito”, luogo in cui rifugiare per allontanarsi dalla vita frenetica della città e per dedicarsi a momenti di meditazione.

Con i suoi oltre ventiduemila metri quadrati, l’Orto raccoglie più di sei mila piante coltivate e tremilacinquecento specie differenti che rappresentano una parte significativa del regno vegetale.

Non solo DNA italiano, ma anche contaminazioni straniere: infatti nei suoi quattro secoli di vita il polmone verde di Padova si è continuamente arricchito di piante provenienti da ogni angolo del mondo, contribuendo all’introduzione e alla diffusione in Italia di numerose piante esotiche, come la magnolia, la patata, il gelsomino, l’acacia, il girasole, il lillà, il rabarbaro, il ciclamino persiano.

Ospiti d’onore alcune piante famose per la loro longevità, come il maestoso esemplare di Ginko Biloba, famoso per avere il cuore ricco di sostanze dalle proprietà antiossidanti.

Ma la longevità non finisce qui, possiamo incontrare la Palma di San Pietro, conosciuta anche come Palma di Goethe, del 1585; la specie vegetale che ispirò lo scrittore tedesco nella formulazione della teoria sulla metamorfosi delle piante.

Ad ogni spazio il proprio ambiente naturale dove vengono coltivate le piante che più li caratterizzano: la macchia mediterranea, la roccera alpina, l’ambiente d’acqua dolce, le piante succulente e la serra tropicale delle orchidee.
Da non perdere sicuramente le collezioni tematiche di piante insettivore, piante medicinali, piante velenose, piante dei Colli Euganei, piante rare e a rischio di estinzione.

Un luogo in cui perdersi volentieri e punto di riferimento per gli studi antropologici dove la ricerca, la didattica e la conservazione della biodiversità sono all’avanguardia e in linea con i più avanzati criteri mondiali.

Via – Orto botanico di Padova

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