Orto Botanico di Padova: un’oasi in città

Forse pochi sanno che l’Orto Botanico di Padova è il più antico del mondo, risale infatti al 1545 e fu fortemente voluto dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Diventò presto un punto di riferimento a livello europeo per lo studio e la ricerca delle essenze delle piante medicinali.

Grazie ad un importante restauro ed ampliamento di questa meravigliosa oasi dalla struttura rinascimentale, si sono aggiunti altri quindicimila metri quadri di superficie, che prende il nome di Giardino della Biodiversità.

L’architetto Giorgio Strapazzon ha progettato un percorso molto scenografico utilizzando il vetro, che permette di fermarsi ad ammirare le cupole  delle basiliche di Sant’Antonio e di Santa Giustina.

Le cinque nuove serre dell’Orto Botanico, sono un vero e proprio viaggio nella vegetazione della Terra, con piante rare e in via di estinzione provenienti da ogni parte del mondo, con un’area dedicata alla vegetazione tropicale e una zona riservata ad esemplari botanici dell’artico.

Per la copertura delle serre è stato utilizzato materiale plastico anti -corrosione e sono stati studiati degli impianti di irrigazione  e di raccolta dell’acqua molto sofisticati per una corretta ossigenazione dell’ambiente.

In pieno centro, questa meraviglia della natura ti permette di passeggiare tra laghetti e fontane, una delle più famose è quella dedicata a Teofrasto, il padre della botanica tra piante orientali e di caffè, per ritrovarsi alla fine del percorso davanti all’antichissima e famosa palma di San Pietro.

Questo esemplare che è stato collocato all’interno dell’Hortus Sphaericus, in una serra ottagonale che ospita le piante medicinali, è detto anche palma di Goethe, in onore dello scrittore tedesco che durante una visita nell’orto, decise di salire su una scala per studiarla meglio.

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Fonte foto:

ortobotanicopd.it