Farinetti – dialoghi che attraversano il tempo

Nello scorso mese di maggio, Oscar Farinetti, il fondatore di Eataly, ha pubblicato il libro “Ricordiamoci il futuro. Sette storie e un riassunto“, edito da Feltrinelli.

Come s’intuisce dalla chiosa del titolo, si tratta di un libro di racconti, storie che abbattono le barriere del tempo e mettono in scena dialoghi tra i grandi del passato e personaggi – veri o inventati – vivi oggi, qui o altrove.

Racconti e personaggi

Il grande  Ernest Hemingway, premio Nobel per la letteratura nel 1954, conversa amabilmente con Alice … un’acciuga. Parlando di vita e filosofia, arrivano a confrontarsi su un tema caro all’autore: il depauperamento di alcune specie animali nel Mediterraneo, che si sovrappone al sovraccarico di navi commerciali.

In un altro racconto, il protagonista è Plinio il Vecchio, l’autore della “Naturalis historia“, che disquisisce sui temi dell’odierna agricoltura. In continguità, va citato anche il racconto che punta i riflettori su Noè e parla di vino, olio, birra e altri prodotti di tradizione millenaria.

Compare anche il poeta Tonino Guerra, amico di Farinetti, che dipinge scorci di passato su orizzonti di futuro, dialogando con personaggi veri o inventati.

Riferimenti

Come suggerito dallo stesso Farinetti, non può mancare una storia d’amore a lieto fine (che gli è caro), tra Ruggero –  giovane artista rinascimentale, contemporaneo di Leonardo e Botticelli, a bottega dal Verrocchio – e Angela, una donna del nostro tempo, che riscopre, con lui, le suggestioni dell’Umanesimo.

È una storia che mi ricorda spunti cinematografici che m’hanno colpito, come “La casa sul lago del tempo” – del 2006 – o il “Dracula” di Francis Ford Coppola … l’amore che riesce a sconfiggere il tempo, attraversando i labirinti dell’ignoto.

Lo stesso Leonardo è il protagonista di uno dei racconti. Farinetti non nasconde la sua ammirazione per il genio di Vinci, da lui considerato un “generico“, un uomo che s’applica un po’ a tutto (uno scanner) ed è sempre capace di valicare la linea della mediocrità.

Il senso dell’opera

Il fil rouge del libro è sicuramente legato al desiderio dell’autore di mostrarci come, recuperando grandi orizzonti ideali del passato, sia possibile riaprire i giochi sul futuro. Ricordare è un po’ la chiave per migliorare il domani; in crasi … ricordiamoci il futuro.

Il riassunto finale è una sequenza di frasi che fanno da indice ragionato al percorso tra le nostre origini e i giorni che verranno.

Ogni frase si fa titolo e riassume, ad un tempo, un racconto, un ricordo e una speranza, all’insegna di un concetto sempre presente: il “rispetto“, per noi stessi, per gli altri, per l’ambiente.

L’Autore

Oscar Farinetti nasce in Piemonte, ad Alba, nel 1954. Conseguito il diploma di maturità classica, s’iscrive alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, ma abbandona i corsi per diventare imprenditore.

Lavora allo sviluppo di Unieuro, una creatura del padre, di cui diventa prima amministratore delegato e poi presidente. Venduta la società, nel 2004, fonda Eataly, il noto gruppo di distribuzione alimentare, che esalta i valori della gastronomia italiana.

Mentre la “rete” di Eataly allarga le sue maglie anche all’estero, Farinetti si occupa, in parallelo, di altre aziende, appartenenti ai settori eno-alimentari del Made in Italy.

Per i credits, le immagini della cover e della galleria sono tratte dal sito internet di Feltrinelli; vi consigliamo di visitarlo per approfondimenti.