Francesco Somaini. Uno scultore per la città.

La Triennale di Milano dal 13 gennaio al 5 febbraio ospiterà l’esposizione intitolata Francesco Somaini. Uno scultore per la città. New York 1967-1976, curata daEnrico Crispolti e Luisa Somaini.

Le opere suddivise in 16 sculture, 15 disegni e 14 fotomontaggi, quasi tutti appartenenti all’Archivio Francesco Somaini e alcune provenienti da collezioni private, riguardano la stagione creativa americana dello scultore.

Il filo conduttore della mostra è il legame strettissimo che intercorre tra l’arte e l’architettura in relazione alla metropoli contemporanea, in particolare Francesco Somaini si ispira allo skyline di New York, città simbolo della modernità, vissuta, studiata e fotografata durante una serie di suoi viaggi di lavoro negli USA.

Il suo rapporto con New York comincia nel 1960 con la personale realizzata presso l’Istituto italiano di cultura newyorkese. Durante il suo periodo americano incontra importanti critici e famosi collezionisti, tra cui l’architetto Philip Johnson e la famiglia Rockefeller, Lydia Winston Malbin, Alan e Janet Wurzburger, Joseph Hirshhorn, Seimour H. Knox II e molti altri.

Un fervido decennio creativo per Francesco Somaini che ha il suo culmine nel 1970 con l’inaugurazione delle sculture a grande scala, progettate e istallate per le città di Baltimora, Atlanta e Rochester.

Le sue Archisculture diventeranno  poi le protagoniste di alcuni fotomontaggi di forte impatto, con la mission di documentarne l’ambientazione utopica di

attingere un più incisivo e stridente impatto provocatorio.

(Bruno Zevi)

Skira, ha realizzato un catalogo completo ed esaustivo su questa mostra, con testi di Somaini, Enrico Crispolti, Fulvio Irace, Giulio Carlo Argan oltre ad interventi di Beatrice Borromeo, Fabio G. Porta Trezzi e Luisa Somaini.

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