A poco più di dieci anni dalla scomparsa di Angelo Mangiarotti (2012), architetto, designer e urbanista italiano, Triennale Milano gli dedica la retrospettiva” Quando le strutture prendono forma”a cura di Fulvio Irace. In esposizione un’ampia selezione di opere, progetti, documenti e materiali, tra cui due pezzi realizzati per ALPI.
ALPI partecipa alla mostra con due grandi sculture monolitiche alte più di tre metri. Furono costruite a metà degli anni ’80 su progetto di Angelo Mangiarotti. I due totem sono ricavati da parallelepipedi di legno ALPI massiccio, variamente colorato. I diversi tagli e concavità definiscono superfici diversamente orientate l’una rispetto all’altra, svelando l’infinita varietà dei disegni che si possono ottenere da questo materiale. Nulla di simile era stato realizzato fino ad allora.
L’imponenza di queste due sculture conferma la grande passione di Mangiarotti per l’eterno archetipo della trave e del pilastro. Si può affermare che Mangiarotti l’abbia inseguito per tutta la vita declinandolo in una strabiliante gamma di variazioni, dove ogni volta l’esperimento tecnico, la qualità del materiale specifico e la funzione statica trascendevano le leggi della matematica strutturale per divenire pura architettura.In queste due opere è contenuta una vena espressiva di grande potenza plastica e scultorea, che le collocano nel dominio dell’arte oltre che nell’architettura e nel design.Inoltre Mangiarotti è stato uno dei primi designer a tentare di rinnovare il codice formale dell’artigianato per traghettarlo dalla ripetizione di forme tradizionali a una vera contemporaneità, approfondendo scrupolosamente le tecniche di lavorazione e avvicinandosi alla realtà della materia. Per fare questo ha indagato a fondo su differenti materiali tra cui l’alabastro, il marmo, il cristallo e il legno. Ed è proprio nel lavoro svolto perAlpi che si scopre la sua continua propensione alla sperimentazione e la sua poliedricità.

 

L’effetto cromatico ottenuto grazie alle lavorazioni sui parallelepipedi è sorprendente: uno si presenta come un totem iridescente con superfici dalle tonalità e sfumature differenti, arricchite da venature chiare che mutano di spessore e andamento. L’altro invece sembra riprodurre delle tessiture multicolore a trama fitta che cambiano direzione o disegno a seconda del punto di vista dell’osservatore.Dopo la loro realizzazione, queste due grandi sculture rimasero negli archivi di ALPI per oltre quarant’anni. Oggi finalmente trovano la loro grande occasione per essere nuovamente mostrati al pubblico, suscitando stupore e ammirazione, ponendo un altro importante tassello nel variegato corpus delle opere del Maestro Mangiarotti.

 

Angelo Mangiarotti

Quando le strutture prendono forma: Triennale Milano ALPI Leader nella produzione di superfici decorative in legno composto, ALPI è stata la prima azienda ad industrializzarne il processo manifatturiero: il tranciato ALPI lignum realizzato in vero legno, si ottiene mediante la scomposizione e successiva ricostruzione di un tronco di legno, creando un materiale non stampato e progettabile che offre innumerevoli esiti estetici. Indiscusso riferimento tecnologico per il comparto del legno, ALPI è una realtà d’eccellenza che si distingue per l’ampiezza di gamma e la capacità di rispondere alle richieste specifiche di una committenza molto diversificata progettando soluzioni be spoke e ripetibili nel tempo per ogni singolo progetto. A decretare l’unicità, la coesistenza perfetta tra tecnologia all’avanguardia e minuziose lavorazioni sartoriali, l’utilizzo di materie prime di altissima qualità e importanti investimenti inR&D. Partner professionale per grandi aziende, dell’automotive e della nautica oltre a realtà internazionali dell’arredamento, del product design, dell’architettura di interni e del contract, ALPI si distingue inoltre nel panorama mondiale per il controllo diretto dell’intera filiera, dal tronco al legno finito, partendo dalla gestione forestale. La certificazioneFSC®garantisce la provenienza da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. ALPI è quindi garanzia di un prodotto certificato ed eco-responsabile.La profonda sinergia di ALPI con il mondo del progetto, ha dato vita negli anni a collaborazioni con nomi di spicco del design.Un legame sempre vivo e in continua evoluzione che ha portato alla collaborazione con Piero Lissoni che dal 2015 ricopre il ruolo di Art Director.Oggi ALPI–guidata da Vittorio Alpi, nipote del fondatore–si sviluppa su diversi insediamenti industriali che occupano 400persone in Italia e più di 1300 in Africa, i suoi prodotti sono distribuiti in oltre 60 paesi