Dallo scorso 17 marzo, il Complesso monumentale di San Micheletto, a Lucca, ospita l’esposizione L’artista bambino – Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo Novecento”.

La mostra, promossa e prodotta dalla la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, è curata da Nadia Marchioni e durerà sino al prossimo 2 giugno.

Le premesse

Già alla fine degli anni ’60, Carlo Ludovico Ragghianti – noto studioso di storia dell’arte cui è intitolata, insieme alla moglie Licia Collobi, la Fondazione – cercava un fil rouge che collegasse il disegno infantile, l’arte medioevale e le correnti figurative di inizio novecento.

Parliamo della spontaneità dell’azione creativa dei bambini, in accostamento a percorsi artistici più maturi, ma leggibili come azioni di regressione verso le fasi dell’infanzia, dove l’espressione è ancora libera da forti sovrastrutture concettuali.

La mostra

L’esposizione si dispiega attraverso 6 sezioni, che andiamo ad elencare: I – Adriano Cecioni e il mondo dell’infanzia; II – Corrado Ricci e le prime incursioni del disegno infantile nell’arte fra Otto e Novecento; III – Disegno infantile e Medioevo: alle sorgenti della figurazione – Il caso pioneristico di Alberto Magri e del cenacolo tosco-apuano; IV – L’immagine del bambino e la diffusione del primitivismo infantile in Italia negli anni della Grande Guerra; V – Soffici e Carrà fra arte infantile e popolare; VI – Esempi di primitivismo infantile in Italia negli anni Venti e Trenta del Novecento.

Il laboratorio didattico

Seguendo, all’inverso, il percorso che accosta il disegno infantile alla spontaneità matura, il contest ospiterà anche un laboratorio, aperto a partecipanti dai 6 anni in su, in cui una sequenza di giochi, disegni astratti e aggrovigliati, incisioni e una caccia al tesoro nelle sale della mostra, culmineranno nella produzione di una vera matrice di stampa.

La Fondazione Ragghianti

Il “Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti” è stato fondato nel 1981, in seguito alle donazioni dei coniugi Ragghianti, alla Cassa di Risparmio di Lucca, di una biblioteca, una fototeca e un archivio.

Nel 1984, l’organizzazione ha preso la forma Fondazione, col sostegno della Cassa di Risparmio di Lucca, della Regione Toscana, della Provincia e della Regione di Lucca.

La Fondazione dà corpo all’aspirazione di Ludovico Ragghianti, che desiderava, per la città, un laboratorio permanente e un centro culturale vivo, ma permeato dalle tradizioni della storia locale.

Il materiale fotografico incluso in quest’articolo ci è stato gentilmente fornito da Chiara Cereda – dello Studio Lucia Crespi – per l’Ufficio stampa della Fondazione Ragghianti.

Per approfondimenti e informazioni di dettaglio, vi consigliamo di visitare il sito web della Fondazione, che dedica uno spazio specifico alla sua mostra.