Lampadin@ e Robyn di CAOSCREO. Il Magenta per le geometrie vive del 2023

Pantone ha dichiarato che il colore dell’anno è il Viva Magenta, e ne sentiamo parlare con gli amici e i conoscenti o leggiamo un po’ ovunque. Non si tratta però soltanto di accettarne le qualità in astratto, notevoli per luminosità e per l’umore positivo che sprigiona, quanto di chiederci da parte nostra come possiamo arredare gli interni usandolo con fantasia, estro e un po’ di stravaganza. 

CAOSCREO

Per l’illuminazione, CAOSCREO propone Lampadin@ in questa nuance appena descritta. Un’applique di un’eleganza d’altri tempi costituita di due silhouettes metalliche. La sagoma tondeggiante è all’insegna di uno stile minimalista e tondeggiante, per un design che trova un connubio tra le grandi lampade a muro di inizio ‘900 e forme invece più “futuristiche” e tecnologiche per del terzo millennio e del nostro tempo presente.  

Nacque precisamente nel 1859 il Magenta, grazie a Verguin che ossidò l’anilina grezza con cloruro stannico. E il suo nome? Sì, sembra essere davvero così, se ve lo siete chiesto: è legato proprio alla Battaglia di Magenta che coinvolse nelle guerre di Indipendenza il nostro Paese, oltre che l’alleato francese, e forse proprio questo evento fece propendere il chimico per chiamarla così, in onore del “sangue”, versato dai caduti suoi connazionali. E d’altronde è in questo una tintura certamente “viva” e di una certa passionalità, per quanto sembri contenere anche note fredde. Il magenta come colore naturale è ricavato dalla Cocciniglia, un insetto, ed è una tinta essenzialmente che si posiziona tra i rossi accesi.   

A proposito di Storia, Robyn è il portaombrelli di CAOSCREO in Magenta che ricorda molto da vicino le sagome di una faretra greco-romana. Una faretra in metallo colorato, come sempre per il Design degli interni del brand, che qui rispetta un certo codice geometrico e propone una sua fisionomia che si sviluppa verticalmente, pur non raggiungendo altezze scomode partendo dal pavimento. Questo complemento d’arredo ha una sua peculiarità, poiché ha una freccia al suo interno con la piuma in metacrilato trasparente satinato. La freccia accumula l’acqua in eccesso degli ombrelli nei giorni più piovosi ed è estraibile proprio per permettere di essere svuotata.