Il Lake Como Walking Festival 2023, dal titolo “Camminleggendo nella patria dei due Plinii”, vivrà domenica l’atto finale con un piccolo Grand tour a piedi e in battello in Tremezzina, tra le ville Mainona, Carlotta e Balbianello.  Venti tappe tutte “sold put” con 2000 partecipanti complessivi.
La passeggiata finale
LA SECONDA EDIZIONE DEL LAKE COMO WALKING FESTIVAL, PARTITA LO SCORSO 12 MARZO E INTITOLATA “CAMMINLEGGENDO NELLA PATRIA DEI DUE PLINII”, SI CONCLUDERÀ DOMENICA CON IL VENTESIMO PERCORSO.
Una ciliegina sulla torta, aggiunta cammin facendo al programma iniziale. Sarà una passeggiata/battellata voluta e promossa da Villa Carlotta, Villa Mainona (Museo del paesaggio del lago di Como) e Villa del Balbianello, e curata come sempre dall’associazione Sentiero dei Sogni. “Per visitare Plinio. Un piccolo Grand Tour nelle ville della Tremezzina” è il titolo dell’iniziativa, che partirà alle 10 dal Villa Mainona e si concluderà a metà pomeriggio.  Partendo da una citazione del poeta inglese Samuel Rogers, che nel 1815 visitò le ville del Centro Lago seguendo suggestioni ricavate dalle letture dei Plinii, si propone un percorso tra letteratura storia e paesaggio, con letture di autori come Letitia Elizabeth Landon, Angelika Kauffmann, Mary Shelley, Marianne Colston, Silvio Pellico e, immancabile, Paolo Giovio, la cui mappa del Lario inclusa nel 1570 nel primo atlante della storia, e ristampata da Sentiero dei Sogni per l’occasione, è stata il “contenitore” dell’intero programma.  Conduce il percorso Pietro Berra, presidente di Sentiero dei Sogni, dà voce agli autori del passato Ornella Canadè, intervengono lungo il percorso i direttori e curatori delle diverse ville-museo.
Come l’intero festival anche questa passeggiata è patrocinata dal Comitato nazionale per il Bimillenario pliniano e da Fondazione Alessandro Volta.
Il bilancio
Nel complesso tutte le 20 tappe hanno registrato il “sold out” con 2000 partecipanti complessivi – rimarca Pietro Berrapresidente di Sentiero dei Sogni – , abbiamo riunito nel segno dei Plinii le due sponde del Lario con la partecipazione dell’area lecchese attraverso il Parco Monte Barro, la Provincia di Lecco e il Comune di Varenna, che si sono aggiunti ai Comuni comaschi della prima edizione (Como, Brunate, Cernobbio, Maslianico, Blevio, Torno, Faggeto Lario, Nesso, Lezzeno, Bellagio, Tremezzina, Menaggio). Un altro passo importante è stata l’adesione dei Comuni di Erba, Pusiano e Ponte Lambro, che ha portato nel progetto l’area dei laghi briantei e poi di ville gestite da enti e associazioni come il Grumello e quelle della Tremezzina. Visto che l’obiettivo è creare un sistema degli itinerari dell’ispirazione attorno al lago di Como, è fondamentale recuperare una visione più ampia e unitaria di quel paesaggio culturale che ha per vertici Como, Lecco e Chiavenna e che è stato narrato come un tutt’uno per quasi duemila anni da Plinio il Vecchio fino agli autori del Grand Tour. Un altro numero importante è quello degli oltre 60 proprietari che hanno aperto per l’occasione ville, case e monumenti storici del territorio solitamente non accessibili al pubblico. Inoltre abbiamo portato a camminare e leggere con noi una ventina di scrittori e poeti contemporanei che si sono confrontati con lo stesso paesaggio culturale dei grandi del passato dandogli nuove letture”.
Luca Levrinipresidente di Fondazione Alessandro Volta e del Comitato nazionale per il Bimillenario pliniano, sottolinea che “Lo straordinario successo di questa iniziativa deve farci riflettere. Camminare nell’incanto dei nostri luoghi, condividendo la nostra storia e valorizzando la nostra identità, è una offerta culturale che evidentemente la gente apprezza. Credo che parte del successo sia dovuto all’orgoglio di vivere lo straordinario passato che ci ha resi protagonisti, ma anche lo stare insieme in modo semplice, lento, avendo come unico intento quello scoprire il legame tra storia e natura, intesa come complesso della vita. Per questo come Fondazione Volta, e come Comitato Nazionale Pliniano, abbiamo sostenuto con forza tutte queste iniziative, certi che questo modello debba essere diffuso e fatto proprio dalla politica culturale”. fondazionealessandrovolta.it