La street art è spesso evidenziata come una forma di vandalismo, basta pensare alle opere di Banski andate perse perché cancellate da qualche netturbino.
Soprattutto in Italia non è facile per molti considerare un graffito “arte”.
Andrea Mattoni, in arte “Ravo” è uno writer varese che ha deciso di portare i quadri della tradizione italiana sulla strada, realizzando murales su superfici anonime con tecniche moderne.
Diplomato all’Accademia di Brera Ravo si definisce “un pittore che usa le bombolette”.
Abbandonata la passione per i graffiti per il disegno figurativo a olio o ad acrilico su tela e carta anni fa; Ravo decide di tornare all’aria aperta solo lo scorso aprile, a Varese, in occasione dell’ Urban Canvas dove ha dipinto “La cattura di Cristo” di Caravaggio sotto un cavalcavia.
Soggiogati da ciò che può trasmettere un murales molti comuni da quel momento hanno contattato l’artista che, ad oggi ha lasciato varie opere sparse in tutta italia come:
“il Riposo durante la fuga in Egitto” di Caravaggio ( Milano Malpensa), “Il ritrovamento della Vera Croce del Maestro di Ozieri” all’aeroporto di Olbia, la “Cena in Emmaus” (Messina) e ad Angera (Varese) “ il Fanciullo con canestra di frutta” di Caravaggio.