Progettata da Franco Albini e Franca Helg negli anni Sessanta del Novecento, La Rinascente a Roma è un’architettura che, nel sapiente uso di tecniche moderne ed elementi della tradizione, testimonia una fervente stagione di rinnovamento culturale.

La Rinascente e la città di Roma

Corso Italia, Roma. Le Mura Aureliane, sulla sinistra, e La Rinascente di Franco Albini e Franca Helg, sullo sfondo © Blackcat (CC BY-SA 3.0 IT)

L’edificio, realizzato tra il 1957 e il 1962, ha integrato i locali commerciali dello storico nucleo di Piazza Colonna inserendosi nel tessuto edilizio dei primi anni del XX secolo segnato dal tratto di Mura Aureliane tra Porta Pinciana e Porta Pia.

La figura compatta dei fronti de La Rinascente di Franco Albini e Franca Helg è un gioco di piani verticali e orizzontali ritmato da pannelli in graniglia di granito e marmo rosso, disposti secondo una modanatura che riprende il palinsesto murario aureliano e sottolinea la presenza delle canalizzazioni impiantistiche, nell’assunzione del telaio strutturale in acciaio come livello estremo e continuo.

All’interno, uno spazio di geometria rettangolare con una fila di colonne centrale individua come fondali prospettici le ampie aperture in acciaio e vetro, volte lungo l’asse di simmetria verso le Mura Aureliane, e l’eccezionale scala elicoidale che, in posizione eccentrica, percorre la struttura nell’interezza dei suoi sei piani.

Secondo lo storico dell’architettura inglese William J. R. Curtis, La Rinascentesi basava sulla schietta espressione di realtà tecniche moderne come l’acciaio e il vetro, ma rimandava anche alle tipiche divisioni orizzontali delle facciate romane su strada (base, parte centrale, coronamento), nella sua organizzazione generale”.

Il sodalizio professionale tra Franco Albini e Franca Helg

Franco Albini e Franca Helg. Museo del Tesoro della cattedrale di San Lorenzo, Genova, 1952-56 © Fondo Paolo Monti (CC BY-SA 4.0)

Franco Albini e Franca Helg, distanti nell’età di quindici anni, sono stati due architetti milanesi che hanno indagato le molteplici sfaccettature della disciplina, dal disegno di oggetti ai progetti urbani, accompagnando la pratica professionale alle riflessioni teoriche dell’insegnamento accademico.

Tra i protagonisti dell’architettura italiana del Novecento, hanno concentrato il loro sodalizio professionale nel Secondo Dopoguerra. Franca Helg, dopo aver ottenuto la laurea al Politecnico di Milano nel 1945 e aver frequentato lo studio B.B.P.R., ha iniziato a collaborare nel 1951 con Franco Albini che, nel pieno del suo periodo maturo, aveva incontrato, durante i suoi viaggi in Europa negli anni Trenta, i maestri del Movimento Moderno Le Corbusier e Ludwig Mies van der Rohe.

Oltre a La Rinascente, per cui hanno ricevuto il premio IN/ARCH nel 1963, hanno progettato gli interni del Museo del Tesoro della cattedrale di San Lorenzo, l’arredo della Metropolitana di Milano e il restauro del Museo della Scultura di Sant’Agostino che, negli anni, gli sono valsi prestigiosi riconoscimenti tra cui il premio Compasso d’Oro, il premio Olivetti per l’Architettura e il premio Royal Designer for Industry dalla Royal Society di Londra.

Andrea Zanin

 

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