Un viaggio per immagini in bianco e nero attraverso i siti archeologici più importanti del Mediterraneo. E’ questo il progetto di Josef Koudelka, fotografo in mostra all’Museo dell’Ara Pacis di Roma fino al 29 agosto. L’evento è accompagnato da un ciclo di incontri in diretta streaming con quattro ospiti d’eccezione. Un’opportunità preziosa di approfondimento e riflessione sui temi della mostra che si sofferma sulla bellezza caotica delle rovine, evidenza di quelle radici che raccontano la storia delle civiltà del Mediterraneo. Una tensione eterna tra presente e passato, tra caos e bellezza, tra antichità e mondo contemporaneo.

Sommario dell’articolo

Radici 

ITALY. Sicily. Selinunte. 2012.
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

 

Le rovine come evidenza del passato, come forma di un paesaggio antico e indagine profonda sul tempo e sulla storia. Una riflessione potente espressa per immagini nella mostra “Josef Koudelka. Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza”, allestita nella cornice del Museo dell’Ara Pacis e aperta al pubblico fino al 29 agosto 2021. 

ITALY. Pompei.
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Roma, la città eterna dove passato e presente si confondo sfidando il concetto stesso di tempo, è l’unica tappa italiana dell’esposizione promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Contrasto e Magnum Photos, organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, con la collaborazione di Villa Medici. Académie de France à Rome e Centro Ceco. 

Un viaggio fotografico nel Mediterraneo 

SYRIA. Palmyra. 2006.
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Il grande maestro della fotografia contemporanea Josef Koudelka racconta, attraverso più di cento immagini panoramiche in bianco e nero, il suo viaggio trentennale attraverso i siti archeologici più significativi del Mediterraneo. Le immagini spettacolari seguono un itinerario unico che oltre all’Italia si estende tra Siria, Grecia, Turchia, Libano, Cipro e arriva fino in Israele, Giordania, Egitto, Libia e Tunisia. Un percorso che attraversa l’Algeria e il Marocco, coinvolge il Portogallo e la Spagna, ma anche la Francia, l’Albania e la Croazia.  Un lavoro portato avanti con la determinazione e la minuzia di un esploratore in grado di manifestare il lato nascosto dei paesaggi e la storia delle civiltà del Mediterraneo. 

JORDAN.Amman
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Sono immagini che restituiscono l’eterna tensione tra ciò che è visibile e ciò che è nascosto, tra antichità e mondo contemporaneo. Un progetto di grande sensibilità e straordinaria bellezza che rivela, avvalendosi della forza visiva della fotografia, la nostra storia, la storia dei popoli che si affacciano sul “mare comune’’, sottolineando l’importanza e il valore del passato come radice del futuro.  

Josef Koudelka, il fotografo rappresenta la bellezza caotica delle rovine

La bellezza caotica delle rovine apre una riflessione sul tempo, ma non si tratta un discorso al passato, perché attraverso le lenti della macchina fotografica Koudelka ricorda che “le rovine non sono il passato, sono il futuro che ci invita all’attenzione e a godere il presente’’. 

JORDAN. Petra.
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Le prospettive inedite e sorprendenti, unite alla forza evocativa del bianco e nero, aprono un varco temporale che evidenzia il legame tra passato e presente, trasmettendo attraverso l’immagine quel “sentimento del tempo’’ che si percepisce con intensità nei paesaggi segnati dalla storia. Il Museo dell’Ara Pacis, tra i monumenti più significativi dell’età imperiale, costituisce insieme alla città di Roma la cornice perfetta che enfatizza l’attenzione sul tempo e sull’attualità della storia.  

Oltre il Museo, un ciclo di incontri live streaming 

In occasione della mostra, il Museo dell’Ara Pacis apre l’esibizione ad un pubblico più ampio con l’iniziativa Radici. Sguardi sulla mostra, un ciclo di quattro incontri online in diretta Facebook che estendono e arricchiscono l’esperienza oltre il museo, promuovendo il dialogo e l’approfondimento.

TURKEY. Aphrodisias. 2014.
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Quattro ospiti d’eccezione affrontano le molteplici tematiche e le domande sollevate dall’esibizione, suggerendo prospettive e chiavi di lettura stimolanti. Esperti di fotografia, geografia e archeologia  sono chiamati a prendere parte ad una riflessione ampia che coinvolge immagini ed emozioni, storia e mito.  Dopo il primo appuntamento del 13 Aprile scorso con il fotografo Andrea Jemolo, il ciclo di incontri prosegue martedì 11 maggio alle 18:30 con l’incontro Impressioni, emozioni, rovine che vede come protagonista Simone Foresta, archeologo ed esperto di archeologia greca e romana.

ITALY. Rome. Collosseum. 2015.
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Nel secondo appuntamento, la riflessione si concentrerà sulla linea sottile e impercettibile tra bellezza e sconcerto, ordine e caos, stupore e inquietudine. Un’indagine sulle emozioni trasmesse dalle immagini delle rovine, emozioni solo in apparenza antitetiche che definiscono con chiarezza il ruolo della fotografia nella costruzione dei sentimenti del passato. 

Radici. Sguardi sulla mostra. Approfondimenti tra fotografia, archeologia e mito

La riflessione sulla mostra prosegue con un terzo approfondimento a cura del geografo Franco Farinelli che si soffermerà sull’attualità del mito, introducendo una chiave di lettura che pone l’attenzione sul carattere mitologico dello stile di Josef Koudelka, fotografo. Il ciclo di incontri si conclude il 6 luglio con l’archeologo Emanuele Greco che contribuirà a definire il contesto delle immagini in bianco e nero, fornendo una lettura storica dei siti archeologici rappresentati. Una riflessione finale che completa il viaggio fotografico con la ricostruzione delle storie del Mediterraneo. 

© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

La fotografia di Koudelka è ricerca della bellezza caotica, è viaggio instancabile, è un occhio attento  tanto al mondo contemporaneo quanto alla storia. La retrospettiva, accompagnata dal volume Radici pubblicato da Contrasto, è frutto di un progetto unico e complesso, un’indagine che si avvale delle lenti della macchina fotografica per catturare immagini sospese nel tempo.

GREECE. Attica. Cape Sounion. Temple of Poseidon. 2003.
© Josef Koudelka/ Magnum Photos / Contrasto

Le immagini spettacolari restituiscono qualcosa di dimenticato, riportano alla luce quelle radici sbiadite dal tempo e dalla natura, ma ancora solide sotto le rovine di una storia incancellabile. Le rovine così intese perdono il valore di mere impronte di un tempo scomparso e diventano una mappa dei valori e delle storie del Mediterraneo, un’eredità inestimabile che scrive il futuro.  

Maria Teresa Morano