Famoso anche per il suo interesse per le forma, l’organizzazione e la rappresentazione, John Hejduk è stato un architetto, artista e professore americano noto per i suoi oggetti dalle forme complesse e difficili da costruire.

È stato uno dei membri del gruppo dei New York Five insieme agli altri architetti Eisenman, Graves, Gwathmey e Meier.

John Hejduk professore

John Quentin Hejduk è nato il 19 luglio 1929 a New York dove è morto il 3 luglio 2000. Si è laureato all’Università di Cincinnati nel 1952 e l’anno dopo un master ad Harvard. Non entrò in nessuno studio ma decise di iniziare subito ad insegnare.

All’Università del Texas, grazie al suo insolito stile di insegnamento, entrò a far parte dei “Texas Rangers” gruppo di giovani architetti che includeva Colin Rowe e Werner Seligmann dallo stile innovativo. Successivamente ha lavorato brevemente con Ieoh Ming Pei a New York e ha insegnato alla Cornell. Divenne stabilmente professore alla Cooper Union nel 1964.

Trovata la propria stabilità iniziò a sperimentare cercando di creare uno spazio utilizzando forme geometriche disposte in griglie quadrate, diagonali e curve con dettagli più rigorosi. Successivamente si spostò verso un approccio più svincolato dalle forme geometriche disegnando a mano libera. Spostandosi verso esperimenti con piani piatti accoppiati a masse curvilinee dai colori brillanti.

Monumento in memoria di Jan Palach (House of the Suicide and House of the Mother of the Suicide) – ©New York City Department of Transportation (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Le teorie

John Hejduk divenne un architetto sempre più teorico esplorando la psicologia, la mitologia e successivamente anche la religione. Passò da ideare edifici moderni, che attingevano da Frank Lloyd Wright e da Ludwig Mies Van Der Rohe, a figure a mano libera influenzate dalla mitologia e dalla spiritualità, esprimendo chiaramente la natura della sua poesia. La pubblicazione del suo primo libro nel 1969 sancì la sua svolta verso una vita di artista e teorico. Era convinto e insegnava, per esempio, che ogni elemento architettonico era carico di un contesto emotivo, per esempio in Wall House I usava il muro come metafora di divisione.

La realizzazione di qualche progetto

Questo suo essere un teorico non impediva a John Hejduk di essere un architetto. Infatti, i suoi progetti erano tutti costruibili ed estremamente dettagliati. Realizzò alcuni progetti a Berlino, tra cui la IBA House for Two Brothers e la Kreuzberg Tower nel 1987. Mentre la Wall House II, nonostante il progetto risalga agli anni 80, è stata costruita postuma soltanto nel 2001 a Groningen in Olanda.

Kreuzberg Tower

La Kreuzberg Tower faceva parte del programma International Building Exhibitions (Internationale Bauausstellungen ovvero IBA) del 1987. L’IBA era un programma tedesco che sosteneva l’architettura e il design innovativi permettendo la costruzione. Quell’anno aveva invitato noti architetti e designer a immaginare nuovi alloggi a reddito medio e basso per Berlino Ovest.

Il progetto dell’americano è composto da una torre di 14 piani con due ali separate di 5 piani. La torre e le ali tinti di un colore neutro presentano forme geometriche verdi che spuntano dalle pareti. Queste fungono da balconi e tende per le unità abitative. Erano stati progettati anche i giardini circonstanti ma non furono mai realizzati.

Kreuzberg Tower – ©Gunnar Klack (via wikimedia commons CC BY-SA 4.0)

Wall House II

La Wall House II è l’unico progetto del primo periodo dell’architetto John Hejduk che sia stato effettivamente costruito. Fu originariamente progettato nel 1976 come residenza per l’architetto paesaggista Arthur Edwin Bye, ma all’epoca non fu mai completato. L’elemento centrale dell’edificio è un muro molto grande, mentre la restante parte è composta da quattro stanze, un corridoio lungo e stretto ed una colonna.

La parete e la colonna sono costruite in cemento armato mentre il corridoio presenta una struttura in acciaio con pareti in legno ed esterno in stucco. L’arredamento interno è cambiato nel corso degli anni.

L’edificio è stato fortemente voluto dal direttore dell’urbanistica della città di Groningen e dopo undici anni è stato possibile costruire l’edificio. Il progetto è stato affidato all’architetto berlinese Thomas Muller, ex studente della Cooper Union, che curò le varie modifiche per seguire i regolamenti edilizi. Finita di costruire nel 2001 è considerata un mix tra architettura, pittura cubista e scultura surrealista.

Wall House II – ©Dage-Looking For Europe (Flickr CC BY 2.0)

Torri Hejduk

Le Torri Hejduk sono un’opera dell’architetto John Hejduk e fanno parte del complesso architettonico della Cidade da Cultura a Santiago de Compostela.

Le due torri erano state originariamente progettate nel 1992 come parte del giardino botanico a Santiago de Compostela e mai costruite. Nel 2000 Peter Eisenman ottenne l’incarico di costruire la Cidade da Cultura e, per onorare la memoria di John Hejduk appena scomparso, decise di utilizzare il vecchio progetto dell’architetto. Le due torri di vetro divennero così uno spazio espositivo.

Torri Hejduk e parte della Cidade da Cultura progettato da Peter Eisenman – ©Immobiliare Lares (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Maria Giulia Parrinelli

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