Including Design: un contest per la scuola Sabin

È nato Including Design, un concorso bandito da Architettura Senza Frontiere Piemonte: si tratta di un progetto che mira alla diffusione culturale negli spazi comuni. Come? Attraverso dei processi di co-progettazione e di co-produzione.

Il concorso si concentra su una specifica area territoriale: il quartiere periferico Barriera di Milano a nord di Torino, una zona con un’identità ancora ibrida, ricca di contraddizioni, luogo di arrivo delle ondate migratorie cittadine. Un posto quasi degradato che può diventare il luogo green e multiculturale della città piemontese.

Il progetto parte dagli spazi di pertinenza della scuola Albert Sabin e si pone l’obiettivo di coinvolgere gli abitanti del quartiere per la riqualificazione del luogo pubblico.

Il progetto da presentare dovrà riguardare “un prodotto replicabile e facilmente assemblabile”: potrebbe essere un tavolo, una panchina, un attaccapanni o un cestino per la raccolta dei rifiuti. Tutti quegli oggetti utili, insomma, per il cortile scolastico e che possano rispondere alle necessità delle famiglie dei bambini che frequentano la scuola.

La partecipazione, che è gratuita, si apre a due categorie distinte: i professionisti (cioè coloro che lavorano nel campo del design da almeno sei mesi) e i non professionisti (cioè gli studenti o i designer debuttanti).

Il concorso si articola in due fasi: la prima, cioè il concorso di idee, si concluderà il 22 febbraio con la selezione dei 10 candidati prescelti dalla Giuria Tecnica, 5 per ogni categoria. La seconda fase, dedicata all’approfondimento delle proposte, si concluderà l’11 aprile, con la scelta di 3 progetti per ogni categoria.