Helmut Jahn è stato un architetto americano di origine tedesca noto per le sue strutture postmoderne in acciaio e vetro. Famoso per progetti come il Sony Center a Berlino, il Messeturm di Francoforte, il Thompson Center di Chicago, il One Liberty Place a Philadelphia e l’aeroporto di Suvarnabhumi a Bangkok. Nel 1991 Helmut Jahn è stato eletto dall’American Institute of Architects tra i “Ten Most Influential Living American Architects”.

I primi progetti e lo studio

Helmut Jahn è nato il 4 gennaio 1940 a Norimberga in Germania. Morì prematuramente l’8 maggio 2021 a Campton Hills in Illinois a seguito di un incidenti in bicicletta.Nel 1965, dopo essersi laureato alla Technische Hochschule di Monaco, Jahn si trasferì a Chicago per studiare all’Illinois Institute of Technology (IIT), una scuola a lungo associata all’estetica modernista di Ludwig Mies van der Rohe.

Sulla base di questo solido background progettuale, Jahn fu assunto dallo studio di architettura di Chicago C.F. Murphy Associates per lavorare al progetto del McCormick Place (1968 – 1971) a Chicago. Nel 1983 Helmut Jahn divenne presidente e amministratore delegato dello studio che prese il nome di Murphy/Jahn cambiando successivamente in JAHN Architect dal 2012.

Alla fine degli anni ’70 e ’80 Helmut Jahn ha lasciato il segno, progettando edifici stravaganti che combinano riferimenti storici e contestuali che possono essere i principi centrali dell’architettura postmoderna utilizzando soluzioni ingegneristiche di alta tecnologia.

Centro James R. Thompson

L’esempio più notevole, e a volte controverso, di questo periodo è il suo State of Illinois Center del 1985 a Chicago. Questo edificio dal 1993 è conosciuto come James R. Thompson Center in onore dell’ex governatore dell’Illinois che commissionò l’edificio.

La sua pianta fa riferimento alla tradizione americana delle capitali utilizzando una cupola centrale. Allo stesso tempo, il suo drammatico aspetto di vetro e acciaio blu e rosa e lo spettacolare atrio centrale fanno un’audace dichiarazione moderna sulla natura aperta del governo. Questo locale, però, è molto rumoroso e difficile da climatizzare.

Helmut jahn architect
Centro James R. Thompson

Helmut Jahn, Chicago’s architect

Jahn ha creato altri edifici notevoli a Chicago e nei suoi sobborghi. È impossibile non ricordare il Northwestern Atrium Center nel 1982 divenuto poi Citigroup Center ma anche i terminal e la stazione l’aeroporto internazionale della città.

Al di fuori di Chicago i progetti di Jahn alla fine degli anni ’80 e negli anni ’90 comprendono una serie di grattacieli internazionali, come il Two Liberty Place (1991) a Philadelphia e diversi hotel internazionali Hyatt.

Stazione e terminal 1 dell’Aeroporto Internazionale di Chicago-O’Hare

Tra gli edifici più noti ed apprezzati di Chicago c’è la stazione O’Hare, situata presso l’aeroporto internazionale di O’Hare, ed il terminal 1 dell’aeroporto stesso. Entrambi sono caratterizzati da tetti ad arco in acciaio e vetro che ricordano le grandi stazioni ferroviarie vittoriane del XIX secolo. L’esterno del primo ricorda una cascata e il secondo utilizza stravaganti effetti di luce e suono.

United Airlines underground walkway – ©Intiaz Rahim (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Helmut Jahn, un architetto di fama mondiale

Ma fu la fine del XXI secolo ad incoronare Helmut Jahn un architetto di fama mondiale. I suoi edifici, infatti, cominciarono a spuntare non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo.

Tra gli esempi degni di nota: Munich Airport Center (1999), il SONY Center (2000) a Berlino con il suo iconico atrio centrale, il Suvarnabhumi International Airport (2005) a Bangkok e le Margot and Harold Schiff Residences (2007), alloggi per studenti all’IIT che ricordano i vagoni della Chicago Transit Authority.

Suvarnabhumi International Airport di Bangkok – ©Oliver Mallich (Flickr CC BY-ND 2.0)

Sony Center

Si tratta di un complesso di otto edifici situato nella Potsdamer Platz a Berlino. Ospita il Museo del cinema e della televisione ma anche negozi, ristoranti, uffici, un centro conferenze, delle camere d’albergo e quasi un centinaio di unità residenziali.

La zona fu distrutta durante la Seconda guerra mondiale. Fu soltanto dopo la caduta del muro di Berlino che la piazza, completamente sgombra ed al centro della capitale tedesca, tornò al centro dell’attenzione. L’area fu acquistata dalla Sony nel 1992 che commissionò la riqualificazione dell’area a Helmut Jahn ed al landscape architect Peter Walker. L’iconico tetto a volta di 4000 m² che copre l’area aperta centrale è stato progettato e costruito dalla Waagner-Biro utilizzando acciaio, vetro e tessuto traslucido.

Sony center

Le opere del decennio 2010

Nelle opere successive, Jahn si è allontanato dalle forme storiciste, una qualità a volte criticata nei suoi primi lavori. Adottò, invece, un vocabolario più equivoco, radicato nel modernismo europeo e, cosa più importante, soluzioni ingegneristiche dirette.

Ne sono un esempio la biblioteca Mansueto a Chicago, il Doha Exhibition and Convention Center del 2015 in Qatar, la Cosmopolitan Tower di Varsavia del 2013 ed il grattacielo residenziale 50 West Street a New York del 2018.

Cosmopolitan Tower di Varsavia, Polonia – ©Wojtek Gurak (Flickr CC BY-NC 2.0)

Biblioteca Mansueto

La biblioteca Mansueto (2011) che ha progettato per il campus dell’Università di Chicago ha dato un’ulteriore prova della sua fusione di design e ingegneria. La struttura ellittica a forma di lacrima in vetro e acciaio forniva una sala di lettura piena di luce. Grazie la particolare forma riusciva a nascondere diversi piani di deposito di libri sotterraneo.

L’interno della sala di lettura del Joe and Rika Mansueto Library dell’Università of Chicago – ©IceUnshattered (via Wikimedia Commons CC BY-SA 4.0)

Maria Giulia Parrinelli

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