Ha lasciato un segno nella storia

L’icona che ha dato forma a più di 200 vetture, con la sua immaginazione, ha lasciato un segno nella storia dell’automobilismo, Giorgetto Giugiaro ha saputo fondere una forte vena artistica con una disciplinata cultura ingegneristica.

Dal 25 novembre 2016 al 26 febbraio 2017, il museo Nazionale dell’automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino, in corso Unità d’ Italia 40, celebra il designer di Garessio Piemontese nella mostra “Giugiaro e il suo percorso” dove  racconta un po’ la sua carriera come designer d’automobili.

Ha accresciuto la sua esperienza professionale per i più grandi marchi automobilistici, il suo percorso comincia nel 1952 da quando aveva 14 anni e si trasferì da Garessio (piccolo paese nella provincia di Cuneo in Piemonte) a Torino dove iniziò la sua educazione artistica nel campo delle belle arti e il disegno tecnico. Riuscì ad essere assunto all’età di 17 anni dalla FIAT, dall’ingenere Dante Giacosa.

Nel 1959, Nuccio Bertone (Proprietario della carrozzeria italiana fondata nel 1912) assume il giovane per lavorare assieme a lui fino al 1965.

Nel 1968 è già pronto per creare una società Italdesign Giugiaro, società con l’obbiettivo di offrire dei servizi di progettazione delle nuove autovetture all’industria automobilistica. Durante la sua carriera ha ricevuto molte onorificenze e riconoscimenti soprattutto nel 2002 entra a fare parte dell’Automotive Hall of Fame, e nel 1999 è stato insignito del titolo di Car Designer del Secolo etc.

La mostra percorre la storia della sua infanzia e il forte legame con la famiglia, in particolare con suo padre, che gli trasmette la passione per il disegno e la pittura, la decisione di intraprendere una formazione come designer a cui va ad accostare lo studio della progettazione tecnica.

Vengono mostrati tutti i suoi disegni a scuola e i suoi primi modelli per la FIAT e la carrozzeria Bertone.

Si arriva all’impresa di Italdesign, fondata con il suo amico Aldo Mantovani nel 1968, che poi il figlio di Giorgetto (Fabrizio) prende il controllo dell’azienda nel 1990 fino ad assumere la responsabilità dell’Area Stile.

La concept-car Testudo (su meccanica Chevrolet Corvair) e gli studi per la Aztec sono l’introduzione della “Gallery” che raccoglie dieci delle vetture più celebri disegnate da Giorgetto, una mostra delle auto leggendaria nella storia.

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