Come degustare il vino in modo divertente
Gira e rigira, è il calice realizzato da Vetrerie Empoli che innova il modo di degustare il vino. Il bicchiere è caratterizzato da un globo che con un leggero tocco della mano può ruotare su se stesso. Un brevetto creato per migliorare la degustazione del vino e facilitare tutti quei gesti come il sollevare, l’inclinare e il far ruotare correttamente il vino nel bicchiere per raggiungere la giusta ossigenazione.
Un’idea semplice per sentirci un po’ sommelier
Gira e rigira, è il calice che mira a semplificare i movimenti di analisi e valutazione del vino, tipici dei sommelier. Come? Grazie ad un piccolo perno (mimetizzato con il cristallo oppure volutamente visibile in metallo dorato) all’apice dello stelo e alla base del calice, che permette con una leggera pressione del pollice al globo, di farlo ruotare delicatamente.
È un’idea semplice e riguarda la consuetudine che abbiamo noi italiani con il vino e con i gesti connessi al berlo, che non sono di tutti: dal sentirne l’odore al farlo ruotare nel bicchiere. Gira e rigira consente, conversando a tavola, di far decantare il vino con un movimento elegante, naturale, senza più alcun imbarazzo o sensazione di inadeguatezza. (Franco Parentini – proprietario di Vetrerie Empoli)
Con Gira e rigira basta un solo movimento per esaltare la luce, il colore e il profumo del vino. Un calice originale ma anche divertente e in un certo senso rivoluzionario, dove
si coniuga un’idea geniale con una eccellente abilità artigianale e il connubio è di grande efficacia,
spiega Oliviero Toscani, curatore della comunicazione e ideatore del video promozionale.
Innovazione rispettando i gesti tradizionali
Bruno Ferrari, sommelier Ais, si è occupato di scrivere i testi per il depliant di Gira e rigira, per spiegare come il calice brevettato da Vetrerie di Empoli possa sintetizzare e superare i tradizionali gesti di degustazione:
La luce riflessa nel bicchiere viene accelerata dal movimento rotativo, consentendo una miglior valutazione di limpidezza, vivacità e lucentezza. Per quanto riguarda l’esame olfattivo, la rotazione del bicchiere consente di valutare meglio intensità, complessità e gradevolezza del vino. Stessa cosa per l’esame gustativo, un’intensa rotazione permette di affinare la percezione delle sensazioni gustative morbide e dure. (Bruno Ferrari – Ais)