Il ‘Blue Moon Lounge’ disegnato dallo studio madrileno di Héctor Ruiz Velázquez pare una scultura nella quale pieni e vuoti si alternano e sono resi ancora più potenti dai colori che caratterizzano il progetto: il piano lucido blu indaco è in contrasto con i murales sui toni del giallo e dell’arancione, il pavimento bianco marmorizzato e i dettagli grigio perla definiscono il design del modulo “base” che l’architetto ha voluto replicare, dando un’allure infinita e quasi ipnotica allo spazio, reso caldo dalla pre-esistente volta in mattoni rossi. L’effetto è quello di entrare in un paesaggio perfettamente simmetrico di archi e cerchi che si riflettono in tutte le direzioni. Uno spazio che espande la prospettiva di chi lo attraversa grazie al gioco infinito di riflessi degli specchi che offre la sensazione di entrare in un paesaggio perfettamente simmetrico di archi e cerchi che si riflettono in tutte le direzioni. Liberamente ispirato al kirigami, l’arte giapponese di piegatura della carta con cui si creano figure tridimensionali simili ai pop-up, il progetto di Héctor Ruiz Velázquez è permeato di giocosità e gusto per l’ibridazione di forme e materiali, quasi si trattasse di una “performance architettonica” pensata per stupire e affascinare. Un obiettivo senz’altro raggiunto.