I vantaggi della cottura a vapore sono, ormai, noti da tempo. Difatti, la cottura tradizionale, con il cibo che entra a diretto contatto con l’acqua in ebollizione, va ad intaccare il sapore e le naturali proprietà nutrizionali degli alimenti. Cuocendo a vapore, naturalmente, questo non accade, non c’è contatto diretto e vengono preservate più del 50% delle vitamine degli alimenti, rispetto agli altri metodi. È questo, in estrema sintesi, il motivo per cui si sta diffondendo sempre più il forno a vapore.

Nel forno a vapore, dunque, il sistema a termoconvenzione è completato con il sistema a vapore, permettendo un tipo di cottura come quella su descritta. Si tratta sempre di forni elettrici che, però, oltre al consueto sistema di ventilazione, offrono anche la funzione che sarà in grado di far produrre vapore dal forno.

In un forno a vapore, l’acqua viene vaporizzata e messa in circolazione proprio dal sistema ventilato, di cui sopra. Praticamente, quello che l’utente dovrà fare consiste nel riempire, prima della cottura, un piccolo serbatoio integrato nel corpo del forno; all’interno di quest’ultimo è installata una caldaia ausiliaria, che riesce a portare l’acqua alla temperatura di 100 °C, trasformandola in vapore acqueo, appunto.

Particolari attenzioni, dunque, dovranno essere rivolte alla caldaia nel corso del tempo. Quest’ultima dovrà essere periodicamente decalcificata: così si eviteranno eventuali depositi di calcare.

La cottura nel forno a vapore è indicata per tutti i cibi umidi, quindi, carni, pesci e verdure principalmente.
Uno dei grossi vantaggi della cottura in questi forni, poi, è il risparmio di energia elettrica, che si aggira intorno ad una quota del 20 % circa.

Un altro consiglio importante riguarda l’imparare a gestire correttamente le temperature. La gestione, infatti, cambia leggermente rispetto ai sistemi tradizionale di cottura. La temperatura, in un forno a vapore, in generale, può variare dai 30 ai 120 °C. Se, invece, si combina la cottura a vapore con la termoconvenzione, allora le temperature possono salire tra i 100 e i 250 °C: quest’ultimo abbinamento risulta più utile per la cottura di arrosti, dolci e altri impasti.

In ultimo, anche se non in ordine di importanza, un altro grande vantaggio della cottura a vapore è che permette di conservare gli alimenti. Se questi ultimi, infatti, vengono cotti a vapore, possono essere conservati più a lungo, magari anche sottovuoto, evitando – così – inutili sprechi di cibo.

 

Piero Di Cuollo

Via IdeeGreen

In foto: Electrolux Vaporex, via lavorincasa.it