Il buon samaritano’ è l’ultimo splendido dipinto di Orazio Riminaldi, acquistato dalla Fondazione Pisa, che entra nella nostra collezione. Esso si aggiunge agli altri dello stesso autore già presenti e va ad arricchire il nucleo di opere rappresentativo di un grande momento della pittura, forse meno noto, legato alla nostra città.

Dopo la lunga crisi seguita alla conquista fiorentina, dalla metà del Cinquecento Pisa iniziò la sua rinascita come seconda città del principato Mediceo. La famiglia granducale soggiornò per lunghi periodi nella città, riaprì lo Studio pisano, fu fondato l’ordine monastico militare dei Cavalieri di Santo Stefano che ebbe sede nella omonima piazza totalmente rinnovata, si procedette al restauro della cattedrale, gravemente danneggiata dall’incendio del 1595 ricorrendo ai migliori artisti disponibili. La popolazione della città, anche attraverso l’arrivo di molte famiglie dal contado o dalla stessa Firenze come i Galilei, prese ad aumentare, così come le attività economiche, rianimando lo stesso contesto urbano.

In questa cornice la nuova pittura si sviluppò legata soprattutto a due famiglie i Lomi Gentileschi e i Riminaldi. Attive principalmente fra la Toscana e Roma, con Orazio Gentileschi e la figlia Artemisia, trasferitasi poi a Napoli, si proiettarono fino a Parigi e Londra. Orazio Gentileschi fu maestro a Roma della figlia Artemisia come di Orazio Riminaldi, insieme costituivano un cenacolo artistico e culturale originario della nostra città, al quale partecipava, in veste di amico, protettore e mecenate Cassiano dal Pozzo e potevano aggiungersi grandi artisti stranieri come Simon Vouet. Questo ultimo importante acquisto è quindi anche un’occasione per ricordare questa vicenda della quale Palazzo Blu conserva nella nostra città l’unica testimonianza, almeno fino ad oggi. palazzoblu.it