Dialogo visivo tra mestieri: fashion designer e architetto; Fabio Falcetta e Michele De Lucchi protagonisti della mostra allestita in occasione di Pitti Immagine Uomo (13-16 giugno) alla Galleria Pitti Discovery di Firenze in un ‘dialogo’ tra architettura, design e stili di vita. 

Più di una collaborazione, una vera e propria storia di amicizia: è questo il legame tra Fabio Falcetta e Michele De Lucchi, che a giugno corona nella cornice di Pitti Immagine Uomo, 30 anni di storia nel mondo della moda, del design e dell’architettura. Erano gli anni ‘90, Firenze si stava affermando come “polo culturale” della moda grazie allo sviluppo dell’industria uomo e degli altri settori del tessile-abbigliamento, mentre parallelamente a Milano e a Roma si consolidavano gli stilisti, l’industria donna e l’Alta Moda. Pitti Immagine aveva coinvolto in prima persona gli “illuminati” del panorama imprenditoriale italiano e gli esperti del settore, della comunicazione e dell’immagine: Marco Rivetti, Vittorio Rimbotti, Raffaello Napoleone, Mario Boselli, Agostino Poletto, Luigi Settembrini diventeranno presto i complici di un processo di rinnovamento del modello fieristico volto all’internazionalizzazione della manifestazione. Nel flusso di questa rivoluzione culturale compaiono anche Fabio Falcetta e Michele de Lucchi.

Era il 1993 e i due designer, per la prima volta, giocavano nella stessa squadra. Nei padiglioni della Fortezza da Basso, Fabio Falcetta presenta la sua prima collezione, una piccola selezione composta da capispalla realizzati per Montedoro. Lo stand è progettato insieme all’amico e collega Michele De Lucchi, che a quel tempo aveva già dato prova del suo talento.

Progettando lo stand di Montedoro per Pitti nel 1993 ho conosciuto meglio Michele. Parlavamo di scatole a forma di libro che contenessero i miei capi, ordinate una accanto all’altra a formare una libreria, di giacche e impermeabili appesi a un gancio per esaltarne la leggerezza, di luci raffinate e leggere come quelle di Michele a sottolineare la mano, le fantasie dei tessuti e le forme di ogni capo”. Fabio Falcetta

Un pensiero progettuale e stilistico che si è evoluto nel tempo, in un passo a due tra artigiani della creatività, uniti dalla passione per le proprie idee, espresse con un certo grado di estro e fanciullesca inventiva. A legarli, un’affinità di pensiero, semplice e sofisticato al tempo stesso, che nasce, cresce e si alimenta tra le atmosfere del Lago Maggiore, ad Angera, il luogo dell’anima condiviso e amato, dove entrambi risiedono e progettano, e dov’è normale sentirsi creativi, amici, e profondamente angeresi.

E proprio per onorare la strada percorsa insieme, Fabio e Michele tornano in campo per celebrare la loro conversazione tra moda e design, lunga tre decenni. Una mostra, un dialogo visivo tra mestieri che si svolgerà dal 13 al 16 giugno, nella cornice della Galleria Discovery, poco distante da quella Fortezza da Basso che è da sempre roccaforte delle rassegne di moda del panorama mondiale. Come un tavolo da gioco sul quale divertirsi, il racconto si snoda all’interno di un accogliente spazio in Via Faenza 111, con una retrospettiva che ripercorre le tappe chiave delle rispettive produzioni connettendo tra loro una selezione di pezzi iconici: capi e oggetti capaci di irrompere con la loro forza estetica e funzionale nel nostro uso quotidiano.

“Il lusso non è poter comprare qualcosa che costa molto, ma possedere ciò che è difficile avere, per esempio la gioventù. Per questo sono felice quando mi dicono che un mio capo ringiovanisce, snellisce, che dona un aspetto più leggero a chi lo indossa. Ma il lusso è anche condividere per trentanni un pensiero con un amico, che si traduce in prodotti e concept per altri; concept nati dallunione di due mestieri: disegnare oggetti e disegnare vestiti. Oggi siamo ancora qui che parliamo di ciò che è stato e di futuro…” Fabio Falcetta

“Einstein diceva Creativity is intelligence having fun”. Sia Fabio che io non pretendiamo di avere lintelligenza di Einstein però ci divertiamo ugualmente a creare, inventare, stupire con le nostre idee e coi nostri pensieri, anche se in maniera diversa per le nostre professioni e attitudini. Lo applichiamo a due mondi che possono apparire molto distanti ma che nei fatti sono molto vicini perché sia gli uni che gli altri proiettano il presente cercando di immaginare quello che verrà, quello che ancora non c’è, quello che è il futuro.” Michele De Lucchi Oggi, dopo 30 anni, come un cerchio che si chiude, ancora al Pitti, Fabio e Michele sono nuovamente insieme, fianco a fianco, volgendo lo sguardo al futuro. pittimmagine.com

Michele De Lucchi Biografia

Architetto. È stato tra i protagonisti di Alchimia e Memphis. Responsabile del Design Olivetti dal 1988 al 2002, ha realizzato edifici culturali, direzionali, industriali e residenziali, ambienti di lavoro e corporate identity per Deutsche Bank, Deutsche Bundesbahn, Enel, Poste Italiane, Hera, Intesa Sanpaolo, UniCredit oltre a sistemi espositivi per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Neues Museum di Berlino e le Gallerie d’Italia. Ufficiale della Repubblica Italiana; ha ricevuto la Laurea ad Honorem dalla Kingston University; Professore Ordinario presso la Facoltà del Design al Politecnico di Milano e Accademico presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. È fondatore e parte di AMDL CIRCLE, studio di progettazione multidisciplinare rinomato per il suo approccio umanistico all’architettura, al design e alla grafica. Dal 2018 la ricerca di AMDL CIRCLE si concentra su Earth Stations, una nuova tipologia di edifici che utilizzano le conoscenze umanistiche e tecnologiche per favorire le relazioni umane.

Fabio Falcetta Biografia

Fashion designer. Figlio dei fondatori della Sartoria Camillo Falcetta di Angera, inserita negli anni ’70 da Vogue nella classifica dei primi 100 negozi d’Italia. Per anni è stato collaboratore e consulente commerciale di Jean Paul Gaultier, più tardi ha collaborato con importanti brand di moda prestando il suo gusto personale e il suo stile per la creazione di collezioni sportswear, disegnando capispalla da uomo per Montedoro, Zegna, Incotex, Boglioli, Canali, Forall, Ballantyne, Hevò, Romeo Gigli, Christian Dior e Kiton.