La mostra di Euroluce ‘Albe. Luci di domani’ a cura di Matteo Pirola e allestita da From outer Space nel Padiglione 9 di Euroluce (18-23 Aprile), racconta gli oggetti che i designer contemporanei stanno indagando, producendo oggetti che si ispirano ad accadimenti luminosi, sfere orbitanti, eclissi abbaglianti, aurore colorate.
La luce non è un oggetto ma un soggetto, naturale o artificiale che sia, ed è un fenomeno atmosferico e ambientale sempre in sorprendente mutamento, tutto da investigare. Dove comincia il buio, che è condizione necessaria per vedere la luce, si accendono lumi, scintille, punti lucenti, che possono diventare progetti che immaginano costellazioni, pianeti, satelliti, corpi celesti e luminosi.
Il cielo delle notti, con gli infiniti astri, e del giorno, con la stella solare, è la tavolozza su cui il design sta sperimentando. Le ricerche e le opere in questa mostra, in equilibrio tra tecnologia e poesia, indicano chiaramente come i soggetti luminosi interpretati rischiarano una via che conduce al domani. E ‘stelle artificiali’ sono, metaforicamente, tutte le lampade nella nostra memoria, e ancora di più quelle che i ‘designer-astronomi’ contemporanei stanno indagando, producendo oggetti che presentano accadimenti luminosi, sfere orbitanti, superfici riflettenti, eclissi abbaglianti, aurore colorate, sfumature celestiali.
“Il progetto della luce nella nostra contemporaneità sensibile si fa portatore di atmosfere e simboli, soggetti sempre accesi in cui un racconto tra tecnologia e poesia tiene insieme i punti estremi di orizzonti luminosi da cui sorgono gli oggetti che illumineranno il domani” racconta Matteo Pirola.
Euroluce, l’allestimento
L’allestimento della mostra di Euroluce si configura a partire dalla presenza (o assenza) della luce, e dalla sua capacità di modificare la percezione dello spazio. Una planimetria spezzata disegna un percorso interno, che attraversa ambienti caratterizzati da differenti atmosfere luminose – buio, penombra, luce pura e viceversa – esaltando l’essenza delle opere esposte. Un sistema di telai ritmati è struttura su cui si muovono due rivestimenti che si fronteggiano e svelano a vicenda, dichiarando la sostanza dei materiali utilizzati.
“La struttura, i rivestimenti e la logica compositiva generano un apparato allestitivo capace di instaurare dialoghi differenti con la luce e le sue atmosfere” commenta lo studio From outer Space.
MATTEO PIROLA
Architetto e PhD. Ricercatore in Design per Università IULM di Milano. Docente di Storia del Design, Arti Contemporanee, Eventi per le Industrie Creative, Architettura degli Interni e Allestimento. Autore per l’editoria e saggista, curatore indipendente e consulente d’impresa, svolge attività di ricerca, progetto e critica sulla contemporaneità di arte, design, architettura. Curioso del sapere e cultore del pensiero, della materia e di tutto ciò che è progettabile.
Redattore della rivista Inventario, è stato coordinatore scientifico per le attività di ricerca d’archivio per l’apertura dell’esposizione permanente della collezione storica del Compasso d’Oro del nuovo ADI Design Museum di Milano.
Recentemente ha pubblicato: Bruno Vaerini. Architettura d’Atelier, LetteraVentidue editore, 2022; On Space / In Time: a Timeline, in Home Stories, Ed. Vitra Design Museum, 2020; I talenti italiani. Mente, Mano, Macchina Ed. Marsilio – Fondazione Cologni per le Arti e i Mestieri, 2020; Bauhaus Int. & Co., in Bauhaus 100. Imparare Fare Pensare, Ed. Mondadori Electa, Milano, 2019; Design in Europa. Le sfide della scienza, Volume II – Scienze e Tecnica, Ed. Istituto della Enciclopedia Italiana – Treccani, Roma, 2018.
FROM OUTER SPACE
È l’iniziativa transdisciplinare attraverso la quale Anna Paola Buonanno e Piergiorgio Italiano firmano la loro pratica collaborativa, volta a esplorare le dinamiche economiche, sociali e ambientali attraverso la progettazione dello spazio.
La ricerca sulle possibilità di esposizione è al centro delle attività teorica e professionale dello studio, che ha recentemente curato progetti di allestimento per Marséll Paradise, Edicola Radetzky e Dropcity.
From outer Space ha ricevuto il Primo premio per il concorso internazionale ReCall e ha esposto i propri lavori presso WUHO gallery (Los Angeles), Felleshus (Berlin), M4gastatelier (Amsterdam), Falstadsenteret (Ekne, Norway), Camp Design Gallery, DOCVA/Viafarini, Peep- Hole, Subalterno1, Supersalone (Milano), Fahrenheit39 (Ravenna). Ha inoltre collaborato, tra gli altri, con bulthaup Italia, Icon Panorama, IFI Spa, Leroy Merlin, Mousse Publishing, Politecnico di Milano.
Anna Paola Buonanno e Piergiorgio Italiano insegnano presso Politecnico di Milano, IED Torino e NABA Milano.
Albe. Luci di domani
Mostra a cura di Matteo Pirola
Progetto di allestimento: From outer Space
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