Un progetto parte spesso da un’intuizione, da un breve momento di ispirazione. Forse per la sua casa di Valencia il designer José Manuel Ferrero, direttore creativo di estudi{H}ac, ha iniziato così: dal desiderio di circondarsi delle sue passioni. Il mondo della sartoria, degli atelier, quello dell’arte e del design. Dall’ingresso, pannellato con armadiature nascoste che fluiscono verso la zona giorno, si dipana una pianta elegante e funzionale, che lascia spazio alle diverse passioni di Ferrero. Quella per il design sperimentale, proprio e altrui, ad esempio. Nell’ingresso domina l’appendiabiti fluorescente Arrel, uno dei primi pezzi disegnati da Ferrero che, con il suo colore giallo ‘fosforescente’ conferisce un vivace tocco di luce a uno spazio rivestito di noce, volutamente più scuro rispetto al resto della casa.
Oppure la poltrona Up di Gaetano Pesce. Un oggetto di culto e molto amato dal designer spagnolo, e da cui non si è mai separato trasloco dopo trasloco e da cui è nata la gamma colori del progetto di interni. La presenza forte ma confortante della Up si staglia su uno sfondo progettuale sobrio, classico, che cita il mondo dei laboratori sartoriali e della couture: il pavimento in legno di noce a spina di pesce, i tessuti materici dei divani, del tappeto nella zona giorno e le texture sulla parete prospicente l’area dining, una vera e propria scultura in legno laccato bianco che richiama le bobine di filato. Perché l’altra grande ispirazione di questo progetto di interior è la passione di José Ferrero per il mondo della sartoria. La cura nella scelta dei materiali naturali nella cucina e nella sala da pranzo richiamano proprio questo mood sofisticato e, al contempo, sperimentale. Legno naturale e quarzite compongono le superfici della cucina e della parte più conviviale della casa. Un continuum materico e cromatico che serve a non frammentare la fluidità dello spazio luminoso e soleggiato, interrotta solo da pezzi di design e dalla presenza, discreta, di opere d’arte di Basquiat e di Sancal. La zona giorno, aperta e informale, è stata progettata da estudi{H}ac per essere uno spazio di condivisione. E naturalmente per lavorare e creare, nel piccolo studio ricavato a ridosso dell’ingresso, avvolto da una libreria metallica nera di Desalto dove troviamo libri, i disegni dei figli e qualche oggetto.
La zona notte, la parte più intima e privata della casa, in cui colori sofisticati dei legni e delle terre sono valorizzati dal candore delle pareti bianche, è il set per una piccola raccolta di oggetti di ricerca e di collezione. Come le illustrazioni di Basquiat usate per ricoprire le tavole da skateboard appese alla porta della camera da letto principale. O la collezione di colletti per camicie da uomo, ricordo di una visita a un mercato delle pulci parigino. I pannelli di legno all’interno della camera si aprono sul bagno padronale: uno spazio a cui Ferrero ha dedicato grande attenzione decorativa per sottolineare il mood di una stanza dedicata alla cura di sé.
Il secondo bagno è invece frutto di un lavoro in cui si è voluta abbinare la purezza e la semplicità della ceramica effetto pietra al design essenziale dei sanitari. Infine la camera dei bambini, uno spazio in cui naturalmente dominano i colori accesi, a richiamare l’essenza dell’intero progetto di estudi{H}ac: la possibilità di creare un ambiente in cui allegria e raffinatezza si alternano in modo armonioso e ludico.