L’omaggio del grande schermo

È nei cinema italiani proprio in questi giorni l’omaggio al genio immortale di Leonardo Da Vinci. Diretto e interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, il film “Essere Leonardo da Vinci – Un’intervista impossibile” fa rivivere sul grande schermo a 500 anni dalla morte del grande inventore tutto il mistero e l’acume del mito italiano.

Essere Leonardo da Vinci: molto di più di un docu-film

Tratto dall’originale spettacolo teatrale ideato a Londra nel 2012, il film ripercorre la biografia dell’artista inserendolo in una spy story moderna. Due giornalisti, uno newyorkese e uno milanese, completamente ignari l’uno dell’altro, per i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo sono alla ricerca di uno scoop. Passano così in rassegna opere e luoghi leonardeschi fino a quando, giungendo a Clos Lucé, sua ultima dimora, non incontrano Leonardo in persona, il quale concede loro un’intervista.

La modernità delle riprese e della narrazione incontra la lingua rinascimentale del Maestro con cui egli risponde alle domande dei suoi interlocutori. Come posso definirla? Qual è stata la sua più grande sfida? Cos’è per lei la pittura? Cos’è il suo metodo di lavoro? Ha delle ambizioni? Crede in Dio? Che cos’è la verità, Maestro?

La sfida di Flory

Essere Leonardo da Vinci è stato girato tra New York, Francia e Italia. Massimiliano Finazzer Flory, da poco premiato come Best Actor durante l’Actors Awards di Los Angeles a gennaio 2019, mette non solo in scena l’anima di Leonardo da Vinci tenendo insieme nella sua opera il punto di vista dell’artista e dello scienziato, ma si fa carico di rappresentare l’eredità del Genio in Italia e all’estero.

Essere Leonardo da Vinci – Un’intervista impossibile