Come da mia naturale attitudine, anche in queste preoccupanti circostanze vedo sempre il bicchiere non solo mezzo pieno, ma che trabocca addirittura di speranza…e di sogni dei quali niente e nessuno ci potrà mai privare. Tiro dunque in causa questo momento difficile solo per poter riaffermare questo concetto e per svelare che, talvolta, alcuni miei sogni sono ispirati dalla fortuna di riuscire a raggiungere in giornata zone di montagna che invitano a sanificanti passeggiate in boschi fatati.

Epimedium
Epimedium Tama no genpei, © Dario Fusaro

Luoghi che incentivano lunghe galoppate di fantasia dove tutto si trasforma e si riappropria di visioni e profumi ancestrali. Ogni pianta del bosco compone il mondo parallelo di gnomi e folletti che spuntano birichini e talvolta dispettosi negandosi repentinamente alla vista e lasciando un vuoto che si riempie di quell’aura di imperscrutabile che non ci svela mai la loro misteriosa presenza, vissuta nel Mondo di Mezzo. Intuisco che un tronco cavo ne nasconda un gruppetto intento a spiare i miei passi. Ed ecco che la loro fuga furtiva viene tradita dall’ondeggiare ordinato di una nuvola di Epimedium… Sono queste per antonomasia le loro piante, il cui nome comune è appunto “Fiore degli Elfi”, piante la cui fioritura ha poco a che fare con presenze terrene: i fiori sembrano sospesi nell’aria e vibrano come piccoli colibrì, essendo così leggeri ed eterei (forse è proprio questa loro peculiarità ad aver ispirato l’appellativo comune). 

Epimedium
Epimedium grandiflorum, © Dario Fusaro

Rientrando e ripensando al nostro mondo realizzo che gli Epimedium non hanno ancora una grande diffusione nei giardini proprio perché così poco conosciuti. Forse aiuta sapere che sono molto rustici e longevi, estremamente facili da coltivare ed anche da mantenere. Sono piante di bosco e per farle stare al meglio dobbiamo dare loro una posizione di una mezz’ombra importante, in un terreno ben ricco di humus e al contempo con un adeguato drenaggio. Una buona pacciamatura con sostanza organica in autunno-inverno li rende molto più vigorosi. È poi consigliabile dividere i cespi, ricchi di rizomi sotterranei, ogni 3-4 anni recidendo il vecchio fogliame. 

Epimdium Amber Queen, © Dario Fusaro

Accostamenti di grande effetto con Aruncus, Felci, Geranium, Helleborus, Pulmonaria, Thalictrum e Vinca. Le varietà disponibili anche quest’anno in vivaio sono una trentina. Ne cito solo alcune perché sono quelle che ritengo particolarmente interessanti. La varietà Epimedium ‘Pink Champagne’, sicuramente uno tra i miei preferiti, presenta foglie lunghe a forma di freccia e tutte macchiettate di viola-porpora, di taglia importante raggiunge i 50-60 cm. I fiori hanno un aspetto leggiadro e arioso. ‘Spine Tingler’ è un’introduzione del 2008. Foglie ondulate, lunghe, sempreverdi e con bordi spinosi che spuntano con colorazione marrone cioccolato. I fiori si presentano inseriti su corte spighe in un’affascinante giallo luminoso. 

Epimedium
Epimedium x youngianum Niveum, © Dario Fusaro

Poi x perralchicum ‘Frohnleiten’ una stupenda selezione avuta da Klose nel 1981, da lui stesso selezionata. Una tra le migliori tappezzanti da me testate, vigorosa, tenace, sempreverde. Le foglie hanno colori cangianti dalla primavera all’autunno ed i fiori ricordano il colore dell’oro. 

Epimedium Spine Tingler, © Dario Fusaro

Impossibile per me non nominare ‘The Giant’, ottenuto nel 2001 da un grande ricercatore vivaista, Darrell Probst. È uno degli ultimi arrivati in vivaio…era il 2015 quando la bramosia di averlo ci concesse ben poco tempo per valutarne il costo (quasi proibitivo) poiché all’epoca eravamo affannati nella ricerca di piante da mezz’ombra/ombra, di presenza elegante e al contempo con struttura robusta così da sopportare posizioni difficili e concorrenza di grandi alberature. Per ora non ha ancora raggiunto le potenziali dimensioni (ben 150-200 cm) poiché il suo sviluppo è arrivato a soli 55-60 cm, riferendoci all’altezza del fogliame, che ben si espande anche in larghezza. I pochi steli con fiori color giallo pallido, grandi, molto aperti e tra l’altro piuttosto tardivi, per ora non hanno superato i 65-70 cm. Sono certo che le grandi aspettative sul ‘The Giant’ saranno presto confermate.

Epimedium
Epimedium Jean O Neill, © Dario Fusaro

Per assicurare al nostro giardino un immancabile angolo fatato meglio quindi non ricorrere ai tristi nanetti di Biancaneve…affidiamoci senza esitare alla magia dei “Fiori degli Elfi”!

 

a cura di Pier Luigi Priola