A Rogla, località turistica montana della Stiria, nel nord est della Slovenia, l’Hotel Natura è stato concepito come albergo di lusso, ma non è mai stato completamente realizzato. Gran parte degli alloggi previsti sono rimasti incompiuti finchè la proprietà non ha deciso di portarlo a termine con aree comuni polifunzionali e una piscina ricreativa. Il problema progettuale è stato quindi quello di affronta un’estensione in cui è necessario aggiungere un volume così importante. Il progetto è stato così affidato allo studio Enota (Team di progetto: Dean Lah, Milan Tomac, Sara Mežik, Jurij Ličen, Nuša Završnik Šilec, Peter Sovinc, Jakob Kajzer, Rasmus Skov).

Enota
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Hotel Natura, il progetto

La decisione degli architetti dello Studio Enota, incaricati di curare l’estensione, è stata quella di progettare la nuova sezione con un aspetto indipendente dalla preesistenza, ma con una logica di integrazione. Quando i visitatori si incamminano verso la cima del Rogla, la loro immagine mentale del paesaggio è piuttosto romantica: uno chalet innevato nel mezzo di una natura incontaminata e incontaminata.

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Le esigenze reali di un hotel sono ovviamente diverse, in primo luogo quello di fornire quanti più alloggi possibile. Per conciliare l’immagine caratteristica della montagna con queste esigenze commerciali la facciata è stata trasformata in un insieme di tetti di montagna in legno. Il materiale sulla facciata è liberamente impilato e non protetto. Una soluzione che gli consentirà di invecchiare e di restare coerente con il paesaggio circostante con il suo aspetto.

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La nuova aggiunta quindi non ha fatto tanto riferimento all’edificio esistente quanto alla foresta circostante e al tradizionale sviluppo rurale. L’organizzazione interna del programma offre una netta divisione tra il pubblico e le sezioni ricettive.

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L’intero programma pubblico caratterizzato da piani più alti si apre verso l’entroterra boschivo a nord, mentre tutte le stanze con un’altezza del soffitto leggermente inferiore sono orientate verso lo stadio dello sci a sud. Le differenze di altezza dei piani sono colmate dalla nuova scala allestita in un “corridoio verticale”, oltre che da un nuovo ascensore bifacciale.

Enota
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Tale design si presta a uno spazio interno attraente che consente abbondanti viste trasversali e illuminazione naturale di tutti gli spazi, compresi i corridoi. Nonostante la possibilità di separare nettamente la parte pubblica da quella ricettiva, esse possono anche essere collegate direttamente in caso di locazione dell’intero annesso o delle sue singole parti autonome.

Enota, architettura senza confini 

Guidata dai soci fondatori e principali architetti Dean Lah e Milan Tomac, Enota è stato fondata nel 1998 con l’obiettivo di creare uno studio di architettura contemporaneo e critico basato su un approccio collettivo allo sviluppo di soluzioni architettoniche e urbane.

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Fin dalla sua fondazione, Enota è stato in uno stato di sviluppo continuo e, fin dall’inizio, è servito da piattaforma creativa per più di cinquanta architetti. Lo studio sviluppa nuove soluzioni architettoniche e urbane pensate per rispondere a nuove domande architettoniche superando i confini delle discipline convenzionali stabilite principalmente dal background culturale.

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Il team di architetti di Enota si concentra sulla progettazione dell’ambiente guidata dalla ricerca, dove lo studio delle organizzazioni sociali contemporanee e l’uso delle nuove tecnologie si intrecciano per produrre soluzioni innovative ed efficaci. Le soluzioni di Enota sono fortemente influenzate dalla ricerca, dalla reinterpretazione e dallo sviluppo di algoritmi sociali, organizzativi e progettuali derivati dalla natura. Il risultato dei progetti di Enota Architects è sempre un forte legame tra gli edifici e gli ambienti che li circondano.
enota architects

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Luigi De Cari

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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